Visualizzazioni totali

domenica 25 aprile 2010

Il discorso - bugiardo -di Berlusconi

25 aprile 2010. Discorso di 2 minuti e quaranta secondi di B. a reti unificate che, se non fosse stato fatto da lui, poteva sembrare una dichiarazione attendibile e degna di fede sui valori dell'Unità nazionale nata dalla Resistenza, della Giustizia giusta, della richiesta di collaborazione con l'opposizione e quant'altro. Chi come lui è e permane in plateale, ineliminabile, insopprimibile, impossibile, insostenibile, inaccettabile, intollerabile, immorale, megaultraiperextrasupergalattico conflitto di interesi può convincere soltanto i "coglioni, imbecilli e farabutti" che lo votano e/o gli incapaci, impotenti, inadeguati, creduloni, inciucioni, inaffidabili esponenti della finta virtuale opposizione che non lo sa e/o non può e/o non lo vuole combattere. Quando l'Egoarca Super Partes Autotelemediocratico "Utilizzatore Finale" di prostitute Frequentatore di Minorenni Pliridivorziato che non si vergogna di fare la Comunione ai funerali dei suoi dipendenti (vedi Vianello), (stra)parla di "giustizia giusta" è chiaro che sta organizzando l'ultima spallata ad personam alle macerie dello stato di diritto che ancora gli oppongono un minimo di resistenza prima della demolizione totale e finale delle residue vestigia dello stato laico e democratico. Quando esalta l'Unità Nazionale non possiamo dimenticare che governa grazie all'appoggio convinto e decisivo della Trota, di suo padre Umbero e della Lega di Lotta e di Governo, che tutto vuole, meno che l'Unità Nazionale. Sulla Resistenza (ri)visitata dal Despota Sultano Conducator Caudillo Satrapo Mago di Arcore, meglio stendere un velo pietoso, che tuttavia occorrerà squarciare per affermare la Verità, storica, politica, sociale, morale di tutta la vicenda: non è lui a potersi permettere il lusso di parlare a nostro nome. Personalmente non lo riconosco nemmeno come capo del governo, perchè chi non rispetta il buon senso, le regole minime della convivenza civile, le leggi dello stato e la logica insopprimibile della Verità non può arrogarsi il "diritto" di parlare a mio nome. Io sono un cittadino incensurato, amante della Legge e rispettoso delle leggi e quindi nulla ho a che fare con chi parla linguaggi eterodossi, incomprensibili e inaccettabili dalla gente per bene come me. "Odiare i mascalzoni è cosa nobile" (Quintiliano)

Nessun commento: