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lunedì 5 aprile 2010

Berluskoniani pretofili e preti pedofili

L'eccellentissimo e reverendissimo cardinale Sodano, decano del Sacro Collegio, nell'Angelus di Pasqua del 4 aprile 2010 dinanzi al Sommo Pontefice, (dopo la gaffe incredibile del venerdì Santo del francescano Raniero Cantalamessa, oratore ufficiale della Casa Pontificia), rincara la dose a scanso di equivoci: "Il popolo di dio ignora i chiacchiericci". L'immaginifico, creativo, fantasioso cardinale (che usa per altro lo stesso termine utilizzato dal papa la domenica precedente) si riferisce allo scandalo universale, che ormai travolge e stravolge il mondo, della pedofilia e degli abusi sessuali dei preti a danno di pecorelle e giovani virgulti di Santa Madre Romana Ecumenica Apostolica Chiesa Cattolica. La "persecuzione antisemita" accampata dal Cantalamessa, è stata derubricata a "chiacchiericcio": la chiesa, che pure parla in nome di dio, ispirata dallo Spirito Santo, non riesce tuttavia a trovare un punto di equilibrio ragionevole e ragionato. La protervia del potere ecclesiastico, ierocratico, autocratico, papalino, zuavo, pontificio e vaticano, non conosce più limiti, proprio quando la sparizione sempre più marcata di greggi e pastori, pecore(lle) e preti (talvolta anche pedofili) consiglierebbe un uso più avveduto delle parole, nel rispetto della logica, della storia, dei diritti umani, della cultura, della civiltà. Usque tandem abutere patientia nostra?

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