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mercoledì 30 dicembre 2009

Il duomo di Milano e il Terrorista Mediatico

Il 14 dicembre 2009 una persona psicolabile da sempre, alla fine di un comizio di Berlusconi in piazza Duomo a Milano, gli lancia con violenza un modellino della chiesa in faccia procurandogli la rottura del setto nasale e di due denti. Questo fatto di pura follia, di per sè privo totalmente ad ogni evidenza di alcun possibile significato politico, diviene il pretesto per lucidissime strumentali speculazioni terroristiche e terrorizzanti, necessarie e sufficienti a costruire il modello di un complotto teso all’ attentato della vita di Berlusconi. L’atto proditorio è stato causato dal clima di violenza che le sinistre, l’opposizione, la magistratura, la Corte Costituzionale, il Presidente della Repubblica, il Presidente della Camera dei Deputati, La Repubblica e la stampa sovversiva, Anno Zero di Santoro e tutte le trasmissioni bolsceviche di Mediaraiset fomentano da 15 anni per rovesciare i legittimi governi di Berlusconi: tutti risultano perciò mandanti morali e responsabili materiali dell’accaduto. Il folle è stato evidentemente utilizzato per attentare alla vita stessa del capo del governo, che si è salvato soltanto per un puro e vero miracolo! Questa la versione ufficiale che stampa asservita e televisione a reti unificate (Mediaset di proprietà dell’assalito e RAI controllata dall’assalito) si incaricano, con lo zelo di sempre, di propagandare con gigantesco tam tam degno di migliore causa.
Rosy Bindi, mite presidente del PD e Antonio Di Pietro, sanguigno presidente dell’Italia dei Valori, gli unici a non unirsi al coro gregario e a mantenere saldo il principio della necessità morale del mantenimento della critica politica al comportamento del governo e della maggioranza, vengono additati alle folle come mandanti ed esecutori del gesto insano che pure essi stessi ovviamente condannano senza mezzi termini. I vari Capezzoni, Bonaiuti, Cicchitti, Sallusti e c. (intendo camerati e non compagni: non vorrei ovviamente che nessuno si dovesse sentire offeso...) si scatenano con la gran cassa di un ritornello da disco rotto nel ripetere la favola terribile dell’odio profuso a piene mani dai bolscevichi che vogliono impedire a Berlusconi di (s)governare, nonostante abbia la più gigantesca maggioranza mai vista nella storia dell’Italia Repubblicana, con uno scarto a suo favore di più di cento onorevoli...Ricordare razionalmente il semplice e banale fatto che il clima di scontro è stato creato, costruito, montato, mantenuto e aggravato negli ultimi quindici anni proprio dagli attacchi sistematici e forsennati della maggioranza berlusconiana e del suo Duce contro tutto e contro tutti, è considerata una provocazione inaccettabile e delinquenziale. L’Egoarca accusa tutti i suoi avversari e chiunque non si uniforma al suo Verbo da e di se-dicente Unto del Signore, di essere comunisti sitibondi di sangue, ma reagisce sdegnato se il buon Di Pietro ha l’ardire di definirlo fascista! Le carte sono taroccate da15 anni e i tavoli da gioco vengono continuamente rovesciati, ma chi ha il coraggio e la pazienza di ricordarlo viene sommerso dalle urla di una canea incapace di intendere e di volere.
Sulla prima pagina de Il Fatto Quotidiano del 15 dicembre 2009 si può trovare la sintesi pacata e convincente, dei motivi e delle cause che hanno scatenato il rovesciamento del mondo riducendolo a falsilandia e fintonia senza più limiti e senza vergogna. Ottimo il telegrafico sottotitolo “Da destra campagna di odio contro chi si oppone”: chiunque abbia ascoltato l’intervento
nazi(onalsociali)sta del capogruppo popolarlibertario (?) già socialista-craxiano-piduista Cicchitto nel dibattito alla Camera del 15 dicembre sa di cosa parlo. Il regime di cui l’onorevole è una delle massime espressioni, sta cogliendo l’occasione della follia di un gesto squilibrato di un mentecatto, per dare il colpo di grazia ai rimasugli dello stato di diritto che ancora sono rintracciabili di questa nostra povera Repubblica Italiana. Il fondo del direttore Padellaro e l’articolo del “terrorista mediatico” Travaglio (così lo definisce lo squadrista Cicchitto) sono due pezzi encomiabili per chiarezza e sincerità, che fanno onore a loro e alla minima parte di giornalismo italiano che riesce ancora, nonostante tutto, a mantenere la schiena bene dritta e non in vendita. “A da passà ‘a nottata...” Anche la infima minoranza (22% degli elettori alle ultime elezioni europee di giugno che solo per il gioco convenzionale delle regole democratiche diviene “maggioranza” sbandierata, creduta, ritenuta e fatta passare per tale) degli “imbecilli e coglioni” che ancora votano l’Autocrate, sarà in grado, prima o dopo, di recuperare raziocinio, capacità di ragionamento e razionalità. Almeno questa speranza dobbiamo coltivare e a questo sogno dobbiamo fare riferimento...

27 dicembre 2008

Spero che tutti ricordino questa data: l’inizio della carneficina di Gaza massacrata per tre settimane dal Piombo Fuso dell’attacco criminale dello stato sionista di USraele: per gli immemori, 1500 palestinesi eliminati, due terzi donne e bambini, ospedali bombardati, ambulanze distrutte, medici e infermieri colpiti a morte, magazzini di viveri dell’ONU incendiati, moschee demolite, città abbattute. Forse tutti ricordano ma (quasi) nessuno tuttavia condanna e riprova lo scandalo estremo dell’occupazione del territorio palestinese che (per)dura da più di un secolo, perpetrato con la ferocia di un nazionalismo nazionicida permanente e col genocidio antisemita contro le popolazioni semite autoctone, arabe, mussulmane.
Ieri 26 dicembre 2009 le televisioni quasi non hanno dato notizie di altri 6 palestinesi ammazzati dal glorioso fiero esercito israeliano: tre di loro stavano raccattando un pò di ferro alla frontiera per cercare di sopravvivere un altro giorno allo sterminio del’embargo contro Gaza, immorale e illegale, genocida e criminale.
“Quando avremo colonizzato il paese, tutto quello che agli arabi resterà da fare è darsi alla fuga come scarafaggi drogati in una bottiglia” (Raphael Eitan, Capo di Stato Maggiore dell’Esercito Israeliano, 14/4/1983)
“ Dobbiamo contribuire alla cacciata e all’incriminazione di neofiti del nazismo come la kapò Tzipi Livni, il macellaio Barak, lo squadrista Netaniahu, il boia Olmert, il rancido criminale di guerra Peres...La durata dei crimini: 10 anni inGe4rmania e Europa, 60 anni in Palestina e Medio Oriente”. (Fulvio Grimaldi, Di resistenza si vince, 2009)
“Non esiste qualcosa come un popolo palestinese. Non è che siamo venuti, li abbiamo buttati fuori e abbiamo preso il loro paese. Essi non esistevano” (Golda Meir, primo ministro israeliano, 15/6/1969)
“Dobbiamo espellere gli arabi e prendere il loro posto” (David Ben Gurion, 1937)
“I Palestinesi saranno schiacciati come cavallette...le teste spaccate contro le rocce e i muri” (Itzahak Shamir, primo ministro israeliano, 1/4/1988)
“Non c’è sionismo, colonizzazione o stato ebraico senza l’espulsione degli arabi e la confisca delle loro terre” (Ariel Sharon, ministro degli esteri israeliano, 15/11/1988)
“Israele ha il diritto di processare gli altri, ma nessuno ha il diritto di mettere sotto processo il popolo ebraico e lo stato di Israele” (Ariel Sharon, primo ministro israeliano, 25/3/2001)
“Dobbiamo usare il terrore, l’assassinio, l’intimidazione, la confisca delle loro terre, per ripulire la Galilea dalla sua popolazione araba. C’è bisogno di una reazione brutale. Se accusiamo una famiglia, dobbiamo straziarli senza pietà, donne e bambini inclusi. Durante l’operazione non c’è da distinguere tra colpevoli e innocenti” (Ben Gurion, maggio 1948 agli ufficiali dello stato maggiore)
“Buttiamo l’atomica su Gaza...Devono scomparire, andarsene in paradiso, tutti quanti, e non ci può essere alcun compromesso...fare ai palestinesi la stessa cosa che gli Stati uniti fecero ai Giapponesi a Hiroshima e Nagasaki” (Avigdor Lieberman, conclamato nazista)
“ Dovremo provare a far sparire la miserabile popolazione araba oltre i confini, magari trovandogli lavoro nei paesi vicini, ma negandogli ogni attività nel nostro paese. Sia il processo di espropriazione che la rimozione di questi miserabili devono essere realizzati in modo discreto e circospetto” ( Theodor Herzl, fondatore del sionismo, 1895)
“ Uccidiamo i loro bambini oggi, per salvarne tanti domani” (Abraham Yeshoua, gennaio 2009, durante il genocidio di Gaza in corso)
“Genocidio al rallentatore assicurato da uranio e fosforo, fame, sete, malattia” (Fulvio Grimaldi)
“Razzismo ontologico di Israele...l’uccisione di migliaia di civili si chiama “autodifesa”, la resistenza è “terrorismo”, i razzi fatti in casa di Hamas sono “armi di distruzione di massa”, le donne e i bambini uccisi nelle incursioni o sono “reclute di Hamas”, o da Hamas sono utilizzati come “scudi umani” (l’unica documentazione di scudo umano sono ragazzi palestinesi legati ai blindati israeliani)...E’ un perfetto rovesciamento di causa ed effetto, dimenticando che la storia non cominciò con attentatori suicidi, ma con il furto della Palestina e che, se non ci fosse occupazione, non ci sarebbe decimazione e oppressione di un popolo e, dunque, niente resistenza” (Fulvio Grimaldi, 2009)
“La richiesta di una soluzione basata sul doppio stato è diventata ormai una vera cortina di fumo usata per coprire e legittimare la continua occupazione e l’apartheid sionista” (Omar Barghouti, sta scontando 5 ergastoli illegali nelle carceri israeliane)
“Il sionismo disonora anche la persecuzione e il genocidio degli Ebrei d’Europa utilizzando la loro memoria per giustificare e perpetuare il razzismo e il colonialismo europei...A Gaza lo stato israeliano rifiuta l’accesso a cibo, acqua, elettricità, aiuti umanitari e forniture mediche come arma per minare le fondamenta della vita umana...Vi volete dissociare dalla pulizia etnica perpetrata da Israele in Palestina e dalla distruzione di storia, cultura e autogoverno? Vi sentite furiosi e amareggiati per il fatto che l’olocausto contro gli Ebrei venga usato per perpetrare altre atrocità? Allora vi chiediamo di unirvi a noi per porre fine al colonialismo sionista ” (Rete Internazionale di Ebrei Antisionisti)

sabato 5 dicembre 2009

Pienezza dei poteri

Secondo la Legge Fondamentale dello stato della Città del Vaticano, introdotta da Giovanni Paolo II, il Sommo Pontefice, suo sovrano, ha la pienezza dei poteri legislativo, esecutivo e giudiziario (bestemmia per ogni stato di diritto almeno a partire da Montesquieu). Il papa è quindi il capo supremo della chiesa con poteri illimitati su beni e persone: 194 cardinali, 4800 vescovi, 405000 preti, 865000 suore e religiosi, ecc. L’Egoarca invidioso deve aver confuso le leggi italiane con la legge fondamentale dello S.C.V. e si è perciò attribuito gli stessi poteri papali (il papa per altro è un sovrano autocratico, monocratico e monarca assoluto di uno stato teocratico!). Il (super)duce(tto) di Arcore assomma in sè 1) il potere esecutivo perchà capo del governo; 2) il potere legislativo perchè controllore del parlamento attraverso la maggioranza plateale del suo Partito/Azienda di plastica ad personam; 3) il potere giudiziario perchè controlla la magistratura attraverso una continua sistematica brutale delegittimazione (Toghe Rosse, giudici disturbati mentalmente, metastasi del genere umano ecc.) e la elimina bypassandola con le perverse leggi ad personam suam (ben 18 fino a oggi soltanto negli ultimi sei anni). Poichè non c’è limite al peggio, il già mostruoso potere antidemocratico dei papi è stato non solo usocapionato dal Sultano di Arcore, ma addirittura aumentato a dismisura con 4) il potere economico (Berluskoni è il più ricco degli italiani e uno dgli uomini più ricchi del mondo) e 5) il potere telematico-mediatico, unico esempio al mondo di concentrazione di un potere così smisurato, incontrollato, incontrollabile e quindi selvaggio e antidemocratico, anzi eversivo e sovversivo di ogni democrazia possibile degna di questo nome

L'(il)legittimo impedimento

Il Gran Sultano, per giustificare le sue fughe dai processi, aveva motivato la sua assenza dalla prima udienza del nuovo processo a suo carico perchè impegnato, il 4 dicembre, in attività di governo. Per questo il suo avvocato inglese faccendiere Mills è già stato condannato e il Cacicco si è salvato soltanto grazie all’ignobile lodo Al Fano, finalmente decaduto perchè platealmente anticostituzionale! Il legittimo (?) impedimento del consiglio dei ministri era fasullo, perchè non doveva decidere di niente e di nulla, dovendo per l’appunto servire semplicemente da...impedimento: è infatti durato appena mezz’ora, giusto il tempo di salutarsi! Il secondo legittimo (?) impedimento della inaugurazione di una galleria sulla Salerno-Reggio Calabria in (ri)costruzione da 40 anni non è stato nemmeno onorato. L’Autocrate ha inviato all’ultimo momento il ministro Mattioli che è arrivato anche in ritardo alla cerimonia, tanto che il vescovo se ne era già andato via senza attenderlo più a lungo!
Ormai non più soltanto i fatti, ma anche le forme dei comportamenti deplorevoli del (super)duce(tto) di Arcore sono esecrabili e immorali. In spregio all’obbligo di farsi processare come ogni cittadino di questo stato (di diritto?), l’Egoarca accampa impedimenti virtuali e strumentali, con l’aggravante di non rispettarli nemmeno, in modo strafottente, arrogante, prepotente, maleducato, sfacciato, sfrontato, insolente, impudente e provocatorio, alla faccia della più semplice ed elementare legalità.
Oggi 5 dicembre è in corso il trionfale No B Day superiore ad ogni aspettativa. E’ invece sparito nel nulla dell’autocensura Berluskoniana il Si B Day che gli incauti Circoli della Libertà (?) del PdL avevano indetto nello stesso giorno e negli stessi luoghi di Roma, travolti oggi dalle fiumane straripanti dell’esondazione di massa dei cittadini che non sopportano più il regime autarchico autotelemediocratico di Sua Emittenza. I pennivendoli servi e servitori del Despota padrone di Mediaraiset (stra)parlano di poche migliaia di partecipanti a fronte del milione e mezzo dichiarato dagli organizzatori. Il massimo obbrobrio del disprezzo più spregevole dei principi di correttezza, completezza e obiettività dell’informazione, la raggiunge il Fede(le) sicofante del Gran Sultano che nel suo spregevole telegazzettino apologetico di B. definito TG4, parla della manifestazione soltanto per un minuto e mezzo alle 19,23 alla fine della mezz’ora di trasmissione quotidiana. In effetti si occupa per l’intero minuto e mezzo di insultare il buon Di Pietro come se fosse l’organizzatore di tutto, mentre è stato soltanto uno del milione e mezzo di privati cittadini che hanno partecipato in autonomia da partiti e movimenti politici.

mercoledì 2 dicembre 2009

Lukaschenko e Berlusconi, oggi amici

Il 30 novembre 2009 l’Egoarca Arcitaliano va ad omaggiare il dittatore bielorusso direttamente a casa sua, a Minsk, dove da ben 15 anni nessun leader occidentale ha più messo piede, (chissà perchè?...) Pare che il vero motivo dell’incontro sia il regalo preparato dall’Autocrate Bielorusso: una utile (per l’Omologo Italico) vagonata di scartoffie del KGB, sfogliata dall’Autocrate Bieloitaliano con grande evidente piacere, a favore di telecamere. Se qualcuno ricorda ancora l’uso spregevole di documenti KGB così come bassamente e biecamente strumentalizzati dalla Commissione Mitrokin ad personam per colpire surrettiziamente noti bolscevichi trinariciuti come Prodi e compagni, potrà meglio capire la gioia e comprendere le motivazioni del viaggio autocratico italobielorusso del (super)duce(tto) di Arcore. Il Sultano non ci ha chiarito chi pagherà il costo degli accordi economici sottoscritti, visto che le sanzioni varate dall’Europa prevedono il congelamento dei beni bielorussi. Le elezioni definite “non democratiche” dall’OSCE hanno consacrato il dittatore orientale con l’82% dei voti, molto più dei consensi che il Caudillo del Popolo della Libertà (?) si autoattribuisce sulla base di misteriosi sondaggi ad personam, puntualmente smentiti e vanificati dalle elezioni successive! Alle ultime europee i giugno infatti, a fronte dello sbandierato consenso del 72%, il Blefaroplstikato ha raccolto soltanto un miserrimo e miserabile 5% di preferenze personali! E rispetto allo strombazzatissimo 45% di voti previsto dal Mago di Arcore, il PdL ne ha ricevuti solamente il 22%: insomma solo 5 italiani su 100 lo hanno degnato di preferenza e solo 1 italiano su 5 ha votato il suo partito/azienda ad personam! Si faccia spiegare dal “democratico” Lukaschenko come si raggiunge l’82% alle elezioni, senza dare nemmeno un seggio alle opposizioni! Comunque l’Italia non è (stata) ancora ridotta alla Bielorussia e il Kalotrikofilo cerchi di non confondere le carte, ancorchè truccate, e soprattutto selezioni meglio gli amici. Sta infatti facendo la collezione di quelli impresentabili come Gheddafi che (s)governa da 40 anni; come Putin, quello del KGB; Ahmadinejad e Chavez, simpatici ma decisamente un pò (troppo?) referenzialmente autocratici, pure loro...