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mercoledì 31 dicembre 2014

2014, ancora un anno di atrocità inaudite in Palestina!

    31 dicembre 2014. Si chiude un altro anno di inaudite atrocità in Palestina, subite dalla popolazione civile indifesa e sottoposta ai massacri criminali dell'esercito nazisionista dello stato imperialista, colonialista, espansionista, militarista, teocratico, razzista, talebano e fondamentalista di Israele!
    L'ennesimo attacco brutale e criminale contro la striscia di Gaza ha causato 2000 morti, per lo più donne, bambini e vecchi, ammazzati e massacrati addirittura nelle scuole sotto "protezione" ONU, a loro volta demolite dai bombardamenti israeliani!
    Ancora campi coltivati rasi al suolo, ulivi secolari sradicati, segati e distrutti, pescherecci affondati e pescatori mitragliati!
    Nell'ultimo giorno dell'anno un colono investe un bambino, un detenuto muore nelle carceri israeliane e un lavoratore giornaliero muore schiacciato nella ressa al valico di Tulkaren!
    Nel 2014 1266 bambini sotto i 15 anni sono stati arrestati dall'esercito israeliano, torturati e maltrattati nelle galere degli occupanti militari!
    Tuttavia l'ONU respinge la risoluzione palestinese tesa a raggiungere accordi di pace entro il 2017. L'astensione della Gran Bretagna fa mancare il voto decisivo: il mondo continua a guardare, senza intervenire.     

Israele ordina, il mondo (onusiano) ubbidisce

    31 dicembre 2015. I Palestinesi presentano una nuova bozza del progetto di risoluzione per un accordo di pace con Israele, con l'abbandono dei territori occupati entro il 2017.
    Il nazisionista Netanyahu osserva che l'Autorità Palestinese "cerca di imporre un diktat che mette in pericolo il nostro futuro". Vale a dire che, dopo ben 47 anni di occupazione militare dei territori Palestinesi invasi e "conquistati" nel 1967 e da allora atrocemente "colonizzati" sempre più brutalmente, sistematicamente e illegalmente dallo stato-canaglia di Israele, stabilire una data certa per la pace è considerato, invece, dalla cricca criminale di Netanyahu "un diktat che mette in pericolo il nostro futuro".
    Oggi infine l'ONU, vigliacca, impotente, ipocrita e faziosa, ha rigettato la risoluzione palestinese con un solo voto di scarto. La Gran Bretagna - responsabile storica e colpevole morale e (il)legale della nascita dello stato di Israele - si è astenuta!
    Nessuno dei colpevoli sembra pagare i propri crimini, ignobili ed efferati, che gridano vendetta al cospetto di dio e degli uomini!
    Inch Allah! Mash Allah! (Ma dio esiste?)

sabato 27 dicembre 2014

I caccia israeliani colpiscono l'aeroporto di Damasco

    Il criminale e illegale Blitz dell'aviazione dello stato ebraico dell'8 dicembre è passato sotto silenzio, come gli attacchi analoghi dell'ottobre 2013 a Latakia e a maggio e a febbraio. E mai Israele s'è assunta la responsabilità di queste sortite.
     Il ondo onusiano sta a guardare, silente ed ipocrita, questo delirio di onnipotenza stragista, criminale e illegale che lo stato nazisionista, militarista, espansionista, colonialista, imperialista, talebano, fondamentalista, teocratico e razzista di Israele porta avanti, impunito, fin dalla sua fondazione nel 1948!

Israele: l'ultima guerra di Bibi

    "...Centotrentacinque Paesi hanno riconosciuto lo stato palestinese, ed ora si accingono a fare altrettanto anche i parlamenti europei. Quello di Svezia, Francia, Gran Bretagna, Spagna si sono già pronunciati o stanno per farlo...La Palestina è ancora occupata e rosicchiata puntualmente dagli insediamenti ebraici, che continuano imperterriti nonostante le risoluzioni dell'ONU e i rimproveri degli americani, i fedeli e imbarazzati protettori di Israele...Sullo sfondo, in profondità, c'è sempre il tormentato rifiuto di una convivenza alla pari con i Palestinesi...La crisi esplode il 23 novembre quando il consiglio dei ministri approva e manda alla Knesset un documento in cui si definisce Israele come uno "Stato Nazionale del Popolo Ebraico". Il testo rafforza il ruolo della tradizionale legge ebraica che dà agli ebrei diritti particolari, privilegiati,  e limita quelli degli israeliani non ebrei...i palestinesi (terrorizzati e  cacciati, n.del r.) nel 1948 non possono ritornare...Le leggi sono diverse per gli uni e per gli altri, ma la situazione si impone, pur non rispettando il principio democratico dell'uguaglianza dei diritti...Lo stesso nuovo presidente della repubblica, Reuven Rivlin, un religioso, avverte che la legge proposta discrimina gli arabi come un tempo gli ebrei nel mondo...si è parlato di apartheid...Il giudizio del mondo pesa sulla pelle di Israele e dei suoi abitanti..." (Bernardo valli, La Repubblica 8/12/14)

Un bambino senza nome

     27 dicembre 2014. Di Ayala Shapira, adolescente undicenne israeliana, figlia di coloni occupanti la Cisgiordania, sappiamo tuto da giorni, da quando è rimasta ustionata da una molotov lanciata contro l'auto su cui viaggiava insieme al padre nei Territori Palestinesi Occupati militarmente dall'esercito israeliano fin dall'ormai lontanissimo 1967, alla fine dell'ennesima guerra di aggressione scatenata contro la Palestina dal nemico sionista! 
     Del bambino palestinese di cinque anni che sta lottando fra la vita e la morte in ospedale, colpito in piena faccia da un proiettile di gomma esploso dala polizia israeliana mentre tornava a casa dall'asilo, non conosciamo nemmeno il nome! E la moltitudine di chi segue la storia di Ayala propinata da giorni in abbondanza dai media, non conosce nemmeno l'esistenza del bimbo senza nome che lotta contro la morte!
    Intanto Israele ha ripreso i bombardamenti criminali su Gaza e anche di questo nessuno sa niente: Mossad e CIA dirigono l'orchestra a senso unico, alla faccia della moralità e della legalità internazionale! Il mondo onusiano deve conoscere soltanto la vicenda di Ayala: tutto il resto è nulla e niente deve restare!
 
 


giovedì 25 dicembre 2014

Netanyahu: "Non ci ritireremo entro i confini del 1967"

    15 dicembre 2014. Il nazisionista Netaniahu corre a Roma per tamponare le falle della sua politica sciovinista, razzista, colonialista, imperialista, espansionista, militarista, talebana, estremista, teocratica e fondamentalista ai danni del popolo palestinese, sottoposto a una criminale pulizia etnica da oltre un secolo, a causa dell'illegale immigrazione in Palestina dei sionisti, a partire dalla fine del 1800!
    Il criminale di guerra e contro l'umanità Netanyahu afferma che Israele :"resisterà a ogni tentativo di accerchiamento diplomatico che dovrebbero provare a farci all'ONU: questo porteterebe gli estremisti islamici alla periferia di Tel Aviv e nel centro di Gerusalemme".
    Israele ha un altro problema: anche l'Europa inizia a credere che senza pressioni su Gerusalemme non ci sarà mai un accordo con i palestinesi e che, senza accordo,  ci saranno nuove guerre, nuove stragi, ancora terrorismo. (da La Repubblica 15/12/14)
    Ormai la paranoia patologica di Netanyahu vede anche la diplomazia come un intervento ostile ai danni di Israele: no comment!

Natale 2014: la vita e la storia

    25 dicembre 2014. "La vita dell'uomo è solitaria, povera, lurida, brutale e corta". (Hobbes)
    "La storia insegna che il mondo è un incubo senza risveglio". (Luca Canali)

sabato 13 dicembre 2014

"Lo stato ebraico come il Titanic"

    13 dicembre 2014. "Il mio paese è un po' come il Titanic, dove i passeggeri invece di occuparsi della nave che sta affondando, cercano di farsi assegnare una cabina migliore...
    ...C'è stato il tentativo di cambiare il volto della società israeliana, prima con la guerra di Gaza e poi con la proposta di legge sulla nazionalità, trasformandola in una società sempre meno democratica e liberale...
    ....Questa volta le elezioni toccheranno quello che è nel cuore del dibattito interno israeliano, e cioè il modo con cui vogliamo risolvere il conflitto israelo-palestinese...
    Anche la Russia si definisce una democrazia, vogliamo essere come la Russia?..." (Etgar Keret, scrittore e regista israeliano, La Repubblica 13 dicembre 2014)
 


venerdì 12 dicembre 2014

L'antipolitica, "patologia eversiva

    10 dicembre 2014. Chi lo dice? Lo stesso uomo che nel 1956, da stalinista, inneggiava alla brutale repressione criminale e assassina compiuta dall'Armata Rossa col massacro di migliaia di patrioti rivoluzionari ungheresi che si ribellavano alla micidiale occupazione sovietica!
    Invece di stigmatizzare la vergogna e l'obbrobrio del macello di legalità compiuto daipolitici che si sono succeduti al governo negli ultimi settanta anni dopo l'8 settembre 1943, il presidente si scaglia contro le conseguenze del baratro in cui il malaffare politico e istituzionale ha scaraventato un'intera nazione!
    Grillo sarà ingenuo o altro, ma accusarlo di essere la causa della patologia eversiva che (s)travolge questa sciagurata nazione e i suoi disgraziati (e in parte colpevoli) cittadini, è decisamente troppo!
    Confondere le conseguenze con la causa che le ha generate, non va a merito di chi elucubra simili ineffabili "teorie"!
   

Un altro criminale assassinio dello stato nazista di Israele

    10 dicembre 2014. "Ramallah. "I can't breathe", "non respiro", le sue ultime parole prima di crollare sul prato verde e soleggiato della valle di Turmusaya. E' morto così Ziad Abu Ein, il ministro palestinese per gli insediamenti, stroncato da un infarto dopo essere stato colpito con un casco al petto e preso per la collottola da un soldato israeliano  mentre con i duecento contadini che lo seguivano voleva piantare degli ulivi in quella terra confiscata agli agricoltori palestinesi, per consentire l'ampliamento dell'insediamento colonico di Adel Ad (tutti crimini contro la legalità internazionale, n.del r.). Era una delle tante manifestazioni di protesta che si svolgono ogni giorno nei Territori palestinesi occupati, per la distruzione di una fattoria, per l'acqua tagliata, per i frutteti distrutti, per la terra rubata. Proteste che finiscono invariabilmente per essere disperse dai venefici gas sparati dall'Esercito, granate assordanti e dalle pallottole di gomma. Proteste spontanee e quotidiane che segnalano il degrado della situazione in Cisgiordania ...delle terre...oltre la Linea Verde  dove vivono ormai oltre 500.000 israeliani. E in questi insediamenti - nonostante le critiche interne e quelle internazionali - si continua a costruire creando una frizione continua con la popolazione araba residente....
    ...Ziad Abu Ein è morto...per il pestaggio subito, come testimoniano le foto e le riprese della tv presente sul posto....
    ..."Questa barbarie non può essere accettata", ha detto il presidente ANP Abu Mazen...(da La Repubblica del 10/12/14) 
    Assistiamo ormai in diretta all'omicidio del ministro palestinese, perpetrato da un assassino travestito da soldato dell'esercito nazista dello stato sionista, militarista, imperialista, colonialista, talebano, teocratico, fondamentalista e razzista di Israele.
    Quante volte ancora l'ONU, la UE e il mondo intero perderanno tempo, sempre più prezioso,  a chiedere di "fare subito chiarezza sulle circostanze della morte" ?
    "Odiare i mascalzoni è cosa nobile" (Quintiliano)

giovedì 4 dicembre 2014

Nazareno, un sequel vietato ai minori

    "L'ex cavaliere si è innamorato di Renzi e lo ha scelto come suo erede" (D'Alema). Evidentemente, durante le gare di burlesque, Matteo lo ha incantato con il suo travestimento da uomo di sinistra. Ciò su cui invece la minoranza democratica fa bene ad arrabbiarsi è il fatto che non puoi discutere una legge elettorale con Berlusconi (che è un pregiudicato) e Verdini (da poco rinviato a giudizio). Con due personaggi di quel calibro, come minimo devi farci la riforma della giustizia!" (Dario Vergassola, Il Venerdì de La Repubblica, 21/11/14)

Incendiata dai sionisti la scuola arabo-ebraica di Gerusalemme

 su La Repubblica del    Sabato 29 novembre: "E' stata incendiata  dai talebani fondamentalisti oltranzisti dello stato coloniale di Israele la scuola "Mano nella mano": sui muri bruciacchiati scritte "Morte agli arabi", "Basta con l'assimilazione" e "Con un cancro non si convive".
    La proposta di legge del governo - che ha portato a elezioni anticipate - decreta che Israele è lo stato della nazione ebraica. Israele, sin dalla sua creazione, si è posto al servizio esclusivo degli ebrei che vi vivono e, di fatto, anche di quelli che non vi vivono. Viceversa lo stato di Israele non ha mai voluto essere il mio Paese, non è stato creato per me o per la mia famiglia né per i cittadini arabi che detengono il suo solo passaporto. Io e i miei figli facciamo parte dell'oltre milione e mezzo di cittadini arabi israeliani che vive entro la linea verde fin dalla sua fondazione nel 1948, costituisce circa il 20% della popolazione,   è discriminato rispetto agli ebrei in tutti i settori della vita e deve sopportare enormi disparità...La discriminazione fra arabi ed ebrei in tutti i settori esiste comunque, tanto vale renderla legale...Molti pensano che questa legge metterà a nudo "l'etnocrazia" israeliana (una democrazia solo se sei ebreo)...Il primo ministro e le sue leggi razziali mi negano la capacità di sognare un futuro migliore...(Sayed Kashua, scrittore arabo-israeliano su La Repubblica del 3 dicembre 2014)

martedì 2 dicembre 2014

L'esercito israeliano spara a tutti, anche agli italiani!

    28 novembre 2014. Patrick Corsi,  30 anni, attivista italiano pro Palestina, è stato quasi ammazzato dai soldati sionisti mentre manifestava nel villaggio di Kafr Qaddum contro l'occupazione militare dello stato coloniale colonialista di Israele sulla e contro la Palestina.
    Gli abitanti di Kafr Qaddum protestano ogni venerdì contro l'interruzione della strada che porta alla vicina città di Nablus, isolando alla morte il villaggio: situazione generalizzata nella Palestina occupata che passa inosservata agli occhi del mondo.
    Non mi risulta la minima protesta avanzata dal nostro ministero degli Affari Esteri: complimenti!