Visualizzazioni totali

giovedì 30 settembre 2010

Balle spaziali

30 settembre 2010. Così il titolo a tutta prima pagina de L'Unità odierna, un raccapricciante riassunto delle fregnacce sparate dal caimano pro domo sua, proprio ieri alla Camera, nella sua veste di pseudo capo del governo ad personam (suam)! Ha avuto l'impudenza e la spudoratezza di sparare decine di balle colossali, atte a turbare l'ordine pubblico, spacciandole per cose fatte (e da fare) dal suo governo del (dire del) fare. Cerco di riassumere in telegrafico elenco le "bugie di un premier".
1) - Il parlamento sovrano (massacrato da 36 voti di fiducia)
2) - Basta con la faziosità (appunto...)
3) - nessun aumento della spesa pubblica ( deficit del PIL dal 2,7 del 2008 al 5,3 del 2009)
4) - evitati i licenziamenti di massa ( disoccupazione all'8,5% la peggiore dal 2003; disoccupazione giovanile al 27,9% la peggiore dal 1999...)
5) - federalismo fiscale ( massacratiu gli enti locali e penalizzato il sud)
6) - abbassare le tasse ( fisco in crescita e niente anti-evasione)
7) - eliminata la frammentazione politica ( voltagabbana, ribaltini, ribaltoni, nuovi partiti: un vero suk)
8) - più risorse per la giustizia ( sforbiciata alle spese e tagli al personale)
9) - lotta alla mafia ( in parlamento ci sono i condannati)
10) - la squadra che si chiama stato ( tolti più di 1600 milioni...)
11) - lotta all'immigrazioneclandestina ( la Caritas smentisce: "flusso immutato")
12) - W la ricerca (1,1% del PIL: nelle retrovie d'Europa)
13) - entro dicembre progetto del ponte sullo stretto ( spesi già 500 milioni per il ponte che non c'è...)
14) - entro il 2013 la Salerno-Reggio Calabria ( la chimera della A 3: tagliati 145 milioni...)
15) - provvedimento anti-corruzione ( il decreto è fermo in senato da 6 mesi...)
16) - disponibilità al dialogo ( Fini espulso a luglio: incompatibile!)
17) - prestigio internazionale ( Italia irrisa all'estero...)
18) - valorizzare i giovani e la cuola ( disastro Mary Star gelmini: tagli per 8 miliardi!)
19) - nucleare ( nè conveniente, nè sicuro)
ecc., ecc., ecc., ecc., ecc......................................................
"Odiare i mascalzoni è cosa lecit" (Quintiliano)

Il mercato delle vacche e dei tori da monta di berluskoni

18 settembre 2010. "Il nostro obiettivo è non sottrarre nessuno alla giustizia": così incredibilmente e provocatoriamente in TV il se-dicente ministro della (in)giustizia ad personam Angiolino (Jolie) Al Fano, detto il Lodo per avere garantito immunità e impunità al suo datore di lavoro Sua Emittenza Sua Bontà il Caimano Sultano di Arcore e della Brianza. Ottimo l'articolo "il mercato del premier" di massimo Giannini su La Repubblica odierna: leggere per conoscere, meditare per deliberare. Da sempre l'Egoarca Autocrate telemediocratico Gran sacerdote della religione dell'Amore del popolo della Libertà (?) organizza campagne acquisti e compra chi si (s)vende per un piatto di lenticchie, fra i pochi onorevoli deputati e senatori che si rendono disponibili al maggiore offerente, con disinvoltura degna di migliore causa! La Vanna Marchi della politica ha avuto addirittura l'enorme stravaganza e l'emerita faccia tosta di smentire (consiglio dei ministri del 17 settembre) l'immorale, oscena, ignobile, purulenta, nauseabonda, vomitosa, sputtanante, riprovevole, pornografica compra-vendita. E' la migliore dimostrazione scientifica proprio della verità e veridicità del fatto smentito dal Grande Bugiardo. Ciò che infatti il Mago di Arcore, Pifferaio Magico della Brianza definisce Verità, è falso per definizione: la saggia, stringente logica dei sofisti non inganna e il despota si smentisce da solo ad ogni evidenza. Solo pervicaci sanfedisti come i berluskoglioni, berluskimbecilli e berluskafarabutti D.O.C e D.O.P. possono prendere per vero ciò che santifica il Grande Fratello. "La politica ridotta a pura quantità, senza qualità. E, sopratutto, senza verità". (Giannini, La Repubblica 18 settembre 2010)

"Berluskoni stupratore della democrazia"

29 settembre 2010. Così il grande Di Pietro nel discorso alla Camera sulla fiducia richiesta dal Caimano per tentare di tenere a galla il suo pseudo governo ad personam autoaffondato dalle smitragliate delle sue bombarde mediatiche e dal killeraggio radiotelevisivo e giornalistico della stampa e delle TV di sua proprietà e da lui controllate! In otto minuti la giustissima reprimenda del Pubblico Ministero Di Pietro ha denunciato le ignobili malefatte del Sultano, scatenando l'ira dei berluskones eanche - purtroppo - la servile reazione censoria dello stesso Fini, sempre più ambiguo e non credibile nelle sue affermazioni di libertà e democrazia! "Pregiudicato illusionista...Nerone...raccontatore di frottole...capo piduista della cricca...compratore di consensi...maestro di dossieraggio e killeraggio politico...inventore di corruzione...stupratore della democrazia...testa della piovra politica..." solo alcune delle sacrosante definizioni che il buon Di Pietro ha elencato per definire il (super)Duce(tto) di Arcore, coperto dai fischi della bolgia dei berluskoglioni, berluskimbecilli e berluskafarabutti al soldo del Despota Egoarca Autocrate Telemediocratico della Brianza, Vanna Marchi della politica (come affermava Capezzone quando non era ancora suo patetico e monotono portavoce). Il tentativo di impedire la parola a santo Di Pietro è la migliore dimostrazione scientifica della validità delle sue argomentazioni: i nemici dei miei nemici sono miei amici. "Odiare i mascalzoni è cosa nobile" (Quintiliano)

mercoledì 29 settembre 2010

La Lega stalinazi(s)fascista

Il sindaco leghista di Adro ha ritenuto giusto, normale, ovvio, banale, regolare e sacrosanto marchiare coi simboli del suo partito razzista, scissionista e antisolidale la nuova scuola, motivando la pretesa regolarità della messa in opera dell'appropriazione indebita a uso privato di un bene pubblico col fatto che quei simboli esistono storicamente da secoli nelle sue valli e quindi non sono da considerarsi simboli di partito! Inutile ricordargli che con questa logica potremmo ricoprire edifici pubblici di fasci littori (del resto lo ha già fatto Mussolini e s'è visto come è finita...) o di svastiche tantriche, simboli di antichissima civiltà il cui uso partitico ha tuttavia generato sciagure immense e lutti inenarrabili. Inutili gli appelli del ministro della Istruzione ad personam Mary Star, pure sua alleata di (s)governo e addirittura inascoltata anche la reprimenda del Presidente della Repubblica che giustamente nega la possibilità di appropriazioni privete di un bene pubblico. Il sindaco resiste impavido e tetargono a ogni sollecitazione di buon senso e il segretario del suo partito, nonchè miistro leghista ad personam Bossi definisce STRONZI i romani. "Odiare i mascalzoni è cosa nobile" (Quintiliano)

martedì 28 settembre 2010

L'Italia violata di e da Berluskoni

28 settembre 2010. Da mesi i giornali e le Tv di proprietà del capo del governo - (scandalo enorme che da solo avrebbe dovuto impedire la possibilità stessa della coincidenza di funzioni a causa dell'esistenza del pauroso infame conflitto di interessi a favore del (super)Duce(tto) di Arcore) - massacrano il Presidente della Camera per il nonnulla della ipotizzata proprietà di una microscopica casetta di 50 metri quadri sita nel Principato di Montecarlo addebitata al cognato di Fini, eventualmente mascherata da una società off-shore.
Questa minima pagliuzza, ove anche sussistesse, sarebbe il nulla del nulla rispetto alla trave delle montagne himalaiane delle proprietà di berluskoni e delle sue centinaia di società off-shore, con le quali ha coperto da decenni e copre i suoi affari, per non pagare le tasse e a umentare le sue ricchezze a dismisura, con leggi ad personam ordinate ai suoi servi zelanti e servitori obbedienti.
Il despota ha organizzato una campagna acquisti di deputati un tanto al chilo anche a forfait di 10.000 euro al capo, (in)degna del migliore mercato delle vacche e valida soltanto per il beota parco buoi del mucchio selvaggio e decerebrato dei berluskimbecilli, berluskoglioni e berluskafarabutti.
Nel frattempo i suoi avvocati tipo Ghedini Ma Va Là e il suo cosiddetto ministro alla (in)giustizia Al Fano ad personam, stanno lavorando alacremente, come sempre, alla messa in opera di ulteriori ignobili leggi ad personam che lo salvaguardino dai processi, garantendogli una immunità/impunità degna di migliore causa.
In queste ignobili condizioni, l'Autocrate Egoarca Pantocrator Sultano Sua Emittenza Sua Bontà Telemediocratica Berluskoni IV, frequentatore di minorenni, utilizzatore finale di prostitute, barzellettiere da avanspettacolo che disonora i grandissimi fratelli De Rege, cattolico pluridivorziato, distruttore della RAI, creatore di Mediaraiset, diffamatore della magistratura, amico dei dittaori Putin e Gheddafi, ritiene di poter usare ancora lo schifosissimo "metodo Boffo" ai danni del presidente della camera Fini. I cittadini osservano allibiti. "Odiare i mascalzoni è cosa nobile" (Quintiliano)

SPQR

27 settembre 2010. Tutti sanno, da sempre, che l'acronimo significa e definisce da duemila anni il Senato e il Popolo Romano. Tutti sanno anche che, da bambini, lo traducevamo in"sono porci questi romani" nell'infantile stupido divertimento di chi non sa quello che dice. Il bruttissimo è che oggi il ministro della repubblica Berluskoniana Leghista Bossi, in evidente mancato possesso delle sue facoltà mentali, psichiche, politiche, culturali e morali, ha definito PORCI i romani in un'assemblea pubblica alla presenza del (sor)ridente figlio delfino, dal babbo amorevolmente declassato a "trota", forse per la somiglianza del viso al pesce prescelto. Nessuno si scompone più di tanto, come si conviene a questa imbarbarita repubblica di servi, servitori, lacchè, diadochi, sicofanti, Fede(li) scodinzolini pavloviani, soddisfatti per l'osso che il padrone getta magnanimo nelle loro bocche servili. "Odiare i mascalzoni è cosa nobile" (Quintiliano)

Netanyau, killer professionale

26 settembre 2010. Così, in piena sessione plenaria dell'ONU, ilcapo del governo fondamentalista iraniano ha definito il capo del governo nazisionista di Israele, che ha abbandonato l'aula insieme a Stati uniti e codazzo di utili idioti servitori come l'Italia berluskoniana, incapace di produrre una politica estera autonoma e confacente ai suoi interessi nazionali e internazionali. Sta il fatto che i coloni oltranzisti fondamentalisti talebani pasdaran ultraortodossi di religione ebraica, hanno ripreso a pieno ritmo la costruzione delle loro immonde colonie, cancro mortale di ogni possibile ricerca di una soluzione di pace possibile. A mezzanotte scadeva il termine (falso e falsamente affermato dal governo nazisionista di Usraele) di (finta) sospensione della colonizzazione forzata del rsiduo territorio della Palestina occupata militarmente da 62 anni. In 43 anni di macelleria etnica operata da Usraele ai danni delle popolazioni palestinesi, la Cisgiordania, invasa nel 1967 da Moshè Dayan nella terza guerra espansionistica di aggressione antiaraba, ha dovuto sopportare il violento razzista insediamento di ben mezzo milione di israeliani di religione ebraica. Il Territorio che dovrebbe costituire la base della nascenda nazione palestinese, è ormai immondamente e ignobilmente e immoralmente inseminato di centinaia di avanposti ebraici, premessa della definitiva annessione, tesa alla pulizia etnica degli arabi e alla loro eliminazione fisica, sociale e culturale! Il mondo assiste distratto, quando non addirittura connivente, come l'Italia berluskoniana, ben rappresentata dall'ameba fantasmatico e pleonastico della evanescente figura di pseudo ministro (ad personam) degli esteri Frattini che difende gli occupanti guerrafondai usraeliani, contro i diritti sacrosanti del popolo palestinese, oppresso e incarcerato agli arresti domiciliari nella sua stessa patria. "Odiare i mascalzoni è cosa nobile" (Quintiliano)

venerdì 3 settembre 2010

La fogna della politica, la politica della fogna

3 settembre 2010. Finalmente anche il PD comincia a usare i termini minimi giusti e corretti per definire l'ignobile situazione prodottasi in 16 anni di malgoverno e malcostume berluskoniano. "Il berlusconismo riduce la politica a una fogna", così icasticamente il buon Bersani, pacioso segretario del PD: era ora, avanti così fino alla fine del Dittatore e dei suoi satrapi. "Odiare i mascalzoni è cosa nobile" (Quintiliano)

giovedì 2 settembre 2010

Berluskoni, Al Fano e Ma Va Là

31 agosto 2010. Lunga riunione (privata? pubblica? privata a uso pubblico? altro?) nel privato palazzo Grazioli di Sua Emittenza Sua Bontà Egoarca Autocrate Sultano Pantocrator Filo Muezzin Ghaddafiano Berluskoni IV. Per ore il se-dicente capo del governo, padrone della RAI e proprietario delle TV e dei giornali, si incontra a sei occhi col suo ministro della (in)giustizia ad personam Al Fano detto Lodo e il suo avocato personale e privato nonchè deputato ad personam del suo partito ad personam del PdL. L'atrocità dello scandalo di una commistione così plateale, volgare e immorale fra esigenze pubbliche e interesse privato è eclatante, inappellabile, inaccettabile, obrobriosa, dirompente, insostenibile, provocatoria, impossibile, , immonda. L'uso biecamnete strumentale delle prerogative pubbliche per fini bassamente privati e personali - salvare il Despota dalla condanna nei tribunali in cui dovrebbe essere giudicato e dalla giusta conseguente galera - è così manifesto, ostentato, prevaricato, esternato, monumentalizzato, che solo i berluskimbecilli, berluskoglioni, berluskafarabutti che votano il (super)Duce(tto) di Arcore possono ritenere lecito, giusto e commendevole il suo spregevole comportamento. Il supermegaultraextraiper conflitto di interessi grida sempre più vendetta al cospetto di dio e degli uomini di buona volontà, ormai non più (in) conflitto, ma soltanto prepotente affermazione degli interessi personali e privati più innominabili e segreti. "Odiare i mascalzoni è cosa nobile" (Quintiliano)

Gli squadristi della libertà

Il Blefaroplastikato Kalotrikofilo Caimano Barzellettiere di Arcore si sta fascittizando sempre più a velocità super sonica, anche nella terminologia nominalistica delle definizioni degli strumenti del suo Buon (?) Governo "del fare" (?). Il Gran Sacerdote della Religione dell'Amore del popolo della Libertà (negata) ha "messo in campo" le "Squadre della Libertà": da oggi i suoi "squadristi" si aggiungono ai "promotori", ai "Circoli", ai "Club" sempre della Libertà, in un intruglio golpista, nauseante e nauseabondo, pericoloso e mortale, ignobile e immorale, applaudito da servi e servitori, diadochi e sicofanti, colonnelli e marescialli, minorenni e prostitute, ad maiorem gloriam dell'Unto dal e del Signore. Amen! Che dio lo abbia in gloria! Oggi 2 settembre i finiani denunciano il programmato assalto squadrista organizzato dalla ministra Brambilla (che smentisce e minaccia querele) contro la festa finiana organizzata per domenica prossima 5 settembre, che tutti attendono come la soluzione catartica dello scontro in atto fra Fini e Berluskoni. Nè con lo stato (di Berluskoni) nè con le brigate rosse (di Fini). "Odiare i mascalzoni è cosa nobile" (Quintiliano)

Il circo umiliante delle veline islamiche

29 agosto 2010. Il ben noto circo Barnum del rinomato duetto colonnello Gheddafi/baciatore della sua mano (vedi foto) Berluskoni, sbarca in Italia con 30 cavalli berberi, due ambulanze personali e una tenda beduina al seguito. Il satrapo libico affitta 500 ragazze per una seduta spiritica pseudo religiosa di indottrinamento mercenario di fede islamica. Tre delle prezzolate, super pagate 500 euro cadauna all'uopo (chi non si "convertirebbe"?) si convertono seduta stante alla religione mussulmana, colpite dal fulmine maomettano sulla strada di Roma. Tutto l'osceno e pornografico ambaradam viene spacciato, con serietà degna di miglior causa, per un verace incontro mistico di alta religiosità. All'interno della Accademia Libica presso l'ambasciata della ex colonia già "quarta sponda" italica, non giungeva, evidentemente, l'eco ciclopica dello tsunami delle risate della gente per bene. Lunedì 30 Mohammar replica, ma l'agenzia aveva solamente 200 ragazze: questa volta, comunque, non si ha notizia di nuove conversioni di vergini cattoliche (saranno finiti i soldi?). Entrano discinte, ma, in caso di passaggio all'Islam, escono chadorizzate come si conviene alle neo timorate di Allah. Inch Allah!
Rimando all'ottimo articolo di Francesco Merlo su la Repubblica di lunedì 30 agosto 2010 "Un circo che ci umilia" e a quello di Gad Lerner "La velina islamica" su La Repubblica di martedì 31 agosto, che meglio non potevano esprimere disprezzo, condanna, ribrezzo per le spregevoli esternazioni dei due dittatori che, pretendendo di parlare a nome dei loro popoli italo-libici, rappresentano in realtà soltanto loro stessi e il loro squallore di piccoli saltimbanchi truccati istrionicamente per turlupinare i berluskoglioni, berluskimbecilli e berluskafarabutti cha ancora li ritengono grandi uomini dal destino imperiale! "Odiare i mascalzoni è cosa nobile" (Quintiliano)