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sabato 15 novembre 2008

La chiesa di Berlusconi

Continua e si ingigantisce l’indecente gara allo smantellamento e alla distruzione dello stato di diritto, messa in atto dalla Chiesa Cattolica Apostolica Ecumenica Romana (quella dei concordati del 1929 con la monarchia fascista del duce Benito Mussolini, del 1933 con il 3° Reich del Fuhrer Adolf Hitler, del 1939 con la Spagna del caudillo Francisco Franco...) e dallo stato italiano asservito al superducetto di Arcore BerlusKoni IV (quello del conflitto di interessi, delle leggi ad personam, dei tagli alla scuola – dalle elementari all’università -, alla ricerca, alla sanità, allo stato sociale...). Mille episodi, anche in questi giorni di metà novembre, lo testimoniano in modo evidente ed incontrovertibile. Gli abili ciurlatori nel manico (se-dicenti ministri e rappresentanti di una minoranza degli italiani autodefinitasi popolo delle libertà) intrallazzano e inciuciano sempre più biecamente con i massimi esponenti di una chiesa retrograda e reazionaria, portatrice di (dis)valori mortiferi come il dolore e la sofferenza della crocefissione del suo rabbi Gesù. Monsignor Rino Fisichella, presidente della Pontificia Accademia per la Vita definisce “...un fatto gravissimo ed estraneo alla cultura del popolo italiano...un vero attentato alla vita...” ciò che rappresenta unicamente il diritto a una morte misericordiosa, riconosciuto dai Tribunali italiani a Eluana Englaro, cadavere “vivente” da 16 anni (tempo necessario allo stato di diritto della Repubblica Italiana per emanare la sentenza finalmente passata in giudicato). Monsignor Fisichella ritiene evidentemente che i genocidi operati dalla sua chiesa ai danni di milioni di pretesi “eretici” e presunte “streghe”, siano la conferma dell’amore per la vita espresso nei secoli dalla sua chiesa !? L’assassinio del libero pensatore frate Giordano Bruno, bruciato vivo dalla Santa Inquisizione, è l’affermazione emblematica degli istinti sadici più bestiali, scatenati contro la libertà di pensiero e lo stesso diritto alla vita. Oggi lo si vorrebbe imporre alla persona di Eluana Englaro, morta già da 16 anni, il cui corpo, da 16 anni, viene tenuto in vita vegetativa, perchè solo Dio può donarla e/o toglierla: non sapevo che dio fosse ridotto a sondino nasogastrico nutripompa, visto che questa è la definizione del marchingegno del tutto artificiale che impedisce la morte definitiva del corpo vegetale, perchè in uno stato vegetativo permanente, della fu persona Eluana Englaro. La chiesa e i suoi servi si scatenano come iene, sciacalli e avvoltoi intorno alle prede e alle carogne, senza che nessuno contesti minimamente l’oscena intromissione negli affari interni di uno stato sovrano come la Repubblica Italiana da parte dei governanti di uno stato estero, quale lo Stato della Città del Vaticano. Il cardinale Javier Lozano Barragan, ministro vaticano della Sanità pontifica afferma che “...non si può infliggere una morte terribile per fame e per sete...mostruosità disumana...”, intromettendosi così pesantemente negli affari interni di un altro stato indipendente e sovrano: per molto meno una repubblica appena poco più seria della nostra avrebbe già rotto le relazioni diplomatiche e denunciato irreversibilmente l’esoso sistema concordatario che frutta al Santo Padre Sommo Pontefice infiniti miliardi di euro (di questi, fra l’altro, solo la piccola percentuale del 20%, viene utilizzata per opere di carità, come nutrire e dissetare i milioni di bambini, donne, uomini e vecchi che muoiono di fame e di sete ogni anno in tutto il mondo!) Intanto il superducetto di Arcore, per garantire risorse alle scuole e agli ospedali privati cattolici, le taglia a quelli statali e nomina il presidente della commissione di vigilanza sulle televisioni (sue) che per prassi costituzionale doveva essere pre-scelto dalle opposizioni. Il capo del governo dei coglioni che lo hanno votato e padrone, fra l’altro, di tutto il sistema radiotelevisivo Mediaraiset, si nomina (lui che dovrebbe essere supercontrollato in palese mostruoso conflitto di interessi) il controllore ad personam, con un atto di prepotenza devastante e di proporzioni inusitate, mai viste prima in uno stato democratico di diritto! Veltroni e Di Pietro, finalmente uniti nella lotta, dichiarano che “...siamo al regime...” e il buon Antonio ci fa sognare con il “...caro presidente del consiglio Videla...atteggiamento tipico di una dittatura argentina...” con cui esordisce nell’aula della Camera dopo il blitz nazi-fasci-stalinista del PDL alla vigilanza RAI. Per altro la ignobile videocrazia del mago di Arcore assedia sempre più da vicino ciò che resta del fortino EIAR di Fort Apache: l’ex consigliere RAI Urbani definisce l’azienda una “cloaca”, perchè non corrisposto al 100% nella perorazione a favore della fiction “La meravigliosa storia di suor Bakhita” prodotta, coi soldi nostri, dalla sua compagna Ida De Benedetto; Dell’Utri, braccio destro del Blefaroplasticatokalotricofilo, già pregiudicato e condannato con sentenza passata in giudicato per reati vari e in 1° grado a 9 anni per attività mafiose, definisce “tetri” (?) i volti delle giornaliste del TG3; Bondi, ministro della cultura ad personam proclama la necessità di “...recuperare un’etica e una morale...” da parte della RAI. Immagino che ottimi maestri possano essere i servi del padrone Mediaraiset come Fede e i suoi camerati. Ormai la realtà (angosciosa ed angosciante) supera di gran lunga la più ardita di ogni fantasia possibile e il suo incubo si sta impossessando dei nostri cuori e dei nostri cervelli! Resistere! resisere! Resistere!

lunedì 10 novembre 2008

De Lillo, il privato e personale è politico

De Lillo, compleanno di famiglia in Assessorato
Nel semenzaio comunale, festa per la figlia con centocinquanta invitati
(La Repubblica, pag. V, 4/11/2008)

Domanda: i più ingenui e /o i più ottusi, come i coglioni che hanno votato il duce di Arcore, potranno chiedersi cosa ci sia di male nel fatto che Fabio De Lillo assessore alle Politiche Ambientali nella Giunta di destra ad personam del Comune di Roma, abbia festeggiato il compleanno della figliola nella Aranciera ottocentesca costruita sui resti medievali di Porta Metronia, suggestivo edificio in uso al Dipartimento.
Risposta: tutto! Intanto la totale, assoluta, completa, gigantesca, insolente, grandiosa, colossale, monumentale, singolare, extra-ordinaria, arrogante, prepotente, sfacciata, sfrontata, screanzata, tracotante, impudente, tracotante mancanza di buon gusto propria di chi utilizza beni pubblici di proprietà comunale per i suoi interessi personali e privati. Poi la legge, che prevede certo la possibilità di affittare a privati l’Aranciera, ma solo per “attività di carattere culturale, didattico, folcloristico, informativo” come dispone la determinazione dirigenziale n. 117 del 6/2/2008. “Ne sa qualcosa l’ex responsabile della Cultura Silvio Di Francia che, imperante Veltroni, chiese l’Aranciera per il ricevimento di nozze della sorella, incassando un secco seppur cortese rifiuto”. (La Repubblica, pag. V, 4/11/2008)
Infine anche il conflitto di interessi, in cui per altro, quando non esiste più il conflitto, cancellato dal mago di Arcore, restano soltanto gli interessi privati e personali, amplificati e prevaricatori di moralità e di legalità (Blefaroplsticato Kalotricofilo docet). A chiusura, beffa finale e provocazioni aggiuntive: “L’ultima parola sull’utilizzazione dell’Aranciera spetta sempre al responsabile dell’Ambiente, il cui parere è vincolante per dare il via libera alla locazione. Fabio De Lillo assessore ha dunque concesso il nulla osta a Fabio De Lillo padre. Un parere favorevole a se stesso....una delle prime cose che ha fatto dopo l’insediamento è ordinare a un’impresa privata di rinfrescare gli uffici, traslocando il suo dal piano terra al primo. 25.000 euro per timteggiare le pareti e rifare le tracce per i computer degli impiegati. Che prima stavano sopra. E lui li ha voluti sotto” (La Repubblica, pag. V, 4/11/2008).
Non c’è più limite al peggio: quando il cattivo gusto e l’illegalità raggiungono livelli così pesanti, diffusi e condivisi, muore, ultima, anche la speranza in un futuro più civile e condivisibile. Non mi risulta infine che i fatti siano stati esposti e denunciati alla Procura della Repubblica per gli interventi di sua competenza, relativi alla formulazione delle ipotesi di reato eventualmente riscontrabili, quali abuso in atti d’ufficio e quant’altro il magistrato possa e voglia valutare in merito. Sconvolti, assistiamo impotenti alla distruzione e allo sfascio degli ultimi residui di vestigia dello stato di diritto, travolto dallo tsunami delle leggi ad personam suam et suorum del superducetto di Arcore. Avanti P2...
Mentre il sindaco di Roma garantisce l’impunità all’assessore De Lillo, per fare bene le cose in grande non si limita a questo, ma ci aggiunge, a scanso di ogni equivoco possibile sulla bontà del suo operato, anche la rimozione del capo dell’ufficio abusi edilizi Massimo Miglio, di questi sceriffo e 007 che scovava i furbetti dei metri cubi illegali. Alemanno aveva detto di avere la massima fiducia nel funzionario, tanto che ancora l’11 ottobre scorso, così stradichiarava :” Sono totalmente destituite di qualsiasi veridicità e fondamento le notizie in merito all’incarico del dottor Massimo Miglio, responsabile dell’Ufficio anti abusivismo edilizio. La faziosità di queste ricostruzioni giornalistiche non rappresenta minimamente la realtà...Al dottor Miglio, quindi, che gode della fiducia dell’Amministrazione, va la mia solidarietà in quanto oggetto di una campagna di stampa denigratoria”. Il Pinocchio di Arcore docet e viene superato alla grande dai propri discepoli, come si conviene a tutti i grandi maestri!

La laurea del coglione

Il 6 novembre il blefaroplasticatokalotricofilo capo del governo italiano dei coglioni che lo hanno votato definisce Obama, neo eletto presidente degli USA, “giovane, bello e abbronzato” durante una conferenza stampa ufficiale a Mosca insieme al presidente russo. Minimamente toccato dalle ovvie reazioni negative universali scatenatesi nel mondo intero in tempo reale, invece di scusarsi, cerca di fare marcia indietro come sempre, parlando di “carineria” non compresa. (Apro una parentesi: carineria per carineria, se “Obama è giovane, bello e abbronzato”, Berlusconi ovviamente è brutto, vecchio e pallido, ne sarà contentissimo). “L’opposizione si è lamentata? Se uno vuole la laurea del coglione, io non ci posso fare niente. Sapete che vi dico: io mi sono rotto e dico tutto quello che penso. Ecco, loro si sono presi la laurea del coglione, pensano di stare ancora in campagna elettorale. Se hanno anche il torto di non avere sense of humour, peggio per loro. Dio ci scampi dagli imbecilli”. (La Repubblica 7 novembre 2008, pag. 3) Oggi 8 novembre in una conferenza stampa dell’Unione Europea a Bruxelles, sollecitato dai giornalisti sull’argomento, non solo non chiede scusa come richiestogli, ma aggrava e rilancia la situazione inserendo i giornalisti nella schiera dei coglioni e degli imbecilli che lui ha laureato (proprio così, vedere la conferenza stampa per credere). Del resto proprio negli ultimi giorni lui, padrone della pecora serva Fede(le) ha accusato i giornalisti RAI di essere “appecoronati” alle centrali di comando bolsceviche: cosa agiungere?
Qualche domanda: chi sono i coglioni, quelli che lo contestano o quelli che lo votano? Lui o gli altri? Volendo comunque prendere la laurea del coglione (che ritengo comunque un titolo di merito e di vanto se la definizione viene dal re dei coglioni che lo votano) a chi ci si deve rivolgere? chi la rilascia? La Gelmini, ministra dell’istruzione ad personam? Lo stesso presidente del consiglio dei ministri ad personam suam? Quanto dura il corso di laurea? Quanto costa? A quali carriere apre l’accesso: ministeri, presidenze del consiglio, Mediaraiset, Mediolanum, assicurazioni, giornali, settimanali, case editrici...)? Anche io faccio mio l’auspicio del mago di Arcore :”Dio ci scampi dagli imbecilli”. Naturalmente i miei sono specularmente e diametralmente alternativi ai suoi ed è evidente a tutti chi siano gli imbecilli di cui farnetica il superducetto di Arcore, per l’ottima, personale conoscenza che ne ha, avendoli coltivati alla sua scuola per una vita, con diretta cognizione di causa...
“Definendo humour le sue incaute parole Berlusconi dimostra non solo di non sapere padroneggiare il linguaggio della diplomazia ma di non rendersi neppure conto del deprimente livello del suo umorismo”. (Corrado Augias, La Repubblica, 7 novembre 2008, pag. 34)

domenica 2 novembre 2008

Stop al militarismo guerrafondaio degli USA!

Gli USA, da tempo, hanno dato il via alla costruzione di una grande muraglia lunga migliaia di chilometri lungo il loro confine meridionale con il Messico, scaturito dall’espansionismo colonialistico statunitense ai danni dei diritti messicani. Il 2 febbraio 1848 il trattato di Guadalupe Hidalgo sanciva la sconfitta del Messico del generale Santa Anna e permetteva agi Stati Uniti, da quel momento, di espandersi anche a sud, dimezzando il territorio messicano e raddoppiando il prorio, che veniva annesso brutalmente e definitivamente, attestando e consolidando la propria frontiera meridionale sulla linea, divenuta ormai “naturale” del Rio Grande.
Sulla linea del muro, già terminato e operativo in suoi lunghi tratti, vengono letteralmente inchiodati a fucilate tutti quei disperati che tentano di penetrare nel territorio dell’Impero Mondiale Nord Americano, per cercare il lavoro e la fortuna che non possono nemmeno sperare di potersi procurare nella loro casa centro americana. Il 26 ottobre truppe nordamericane elitrasportate hanno attaccato e distrutto un villaggio siriano, appena al di là della frontiera con l’Iraq occupato da cinque anni dall’esercito statunitense dopo l’invasione immotivata e immorale della primavera del 2003. Sono state ammazzate 8 persone, fra cui donne e bambini e “un amico di Al Qaeda”: così spiegano e giustificano l’attacco i responsabili del comando nord americano. Alle rimostranze siriane, gli USA, invece di fare almeno finta di scusarsi, rispondono che “il loro attacco è soltanto un avvertimento”: ormai l’arroganza imperiale, coloniale, razzista, espansionista e militarista degli USA non ri-conosce più limiti di nessun tipo e brandisce, ormai alla cieca, la pre-potenza del proprio stra-potere politico, economico e militare come una clava belluina e primordiale.
Gli USA si ergono a giudici mondiali del bene e del male, identificano Al Qaeda come centrale del terrorismo, gli amici di Al Qaeda come terroristi da abbattere, li condannano ed eseguono la sentenza: noi ci dobbiamo soltanto fidare, anzi dobbiamo prendere sempre per buono tutto ciò che la Centrale dell’Impero (del Bene o del Male?) stabilisce e decide per tutti, in tutto il mondo. Chi e come possa difenderci da questa incredibile, prepotente, superba, sfrontata, boriosa, sfacciata, insolente, immorale e illegale tracotanza non è affatto chiaro e ipotizzabile. Intanto dobbiamo sopportare l’inaudita e inumana crudeltà di un Impero che per affermare la propria (im)potenza fa carne di porco della legalità internazionale e delle più elementari regole di umanità e moralità che dovrebbero essere garantiti sempre e ovunque a tutti gli esseri umani e ai popoli di questa Terra.