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mercoledì 27 maggio 2009

Roma: degrado africano?

A fine maggio 2009 l’Imperatore Ecumenico Berluskoni IV accusa il sindaco di Roma Alemanno, del suo stesso partito del Popolo della – cosiddetta se-dicente – Libertà (quale? per chi? di cosa? di chi?) di (man)tenere la città in uno stato di “degrado africano”. “Fa male al cuore girare per molte città italiane come Roma, Napoli e Palermo e vedere lordure nelle strade: sembrano più città africane che europee”, così il Grande Ripulitore Igienista Mister Bianco che più bianco non si può. Alle pigolanti servili rimostranze del podestà romano, il (super)duce(tto) di Arcore conferma così che “la capitale è sporca, ma non è colpa di Alemanno”. Ma se il sindaco ex(?) fascista ha la responsabilità del governo del comune di Roma da più di un anno, come fa il Blefaroplasticato Kalotricofilo Papi a ritenere responsabile del degrado Veltroni e le precedenti giunte capitoline? Ad ogni evidenza l’Autocrate Telemediocratico di Arcore-Cologno Monzese continua a sparare la merda di mostruose bugie, convinto che i “coglioni e imbecilli” che lo votano possano digerire tutte le immaginifiche oceaniche mostruose omeriche panzane che la sua mente creativa è capace di (ri)produrre! Non c’è peggior sordo di chi non vuole sentire e peggior cieco di chi non vuole vedere. “Il premier si è finalmente accorto del degrado della capitale”, attacca giustamente il Partito Democratico (cristiano?). Ma i “coglioni e imbecilli” applaudono Al Tappone, nonostante l’evidente difficoltà per le macroscopiche bugie che continua a propalare su tutto e contro tutti, come testimoniano anche gli ultimissimi casi della sentenza Mills che lo definisce corruttore – il riprovevole lodo Alfano lo preserva pur tuttavia dal processo, incredibile in un paese civile ma vero nel paese dei campanelli dei berluscones – e della Papi Noemi story che conferma le accuse della (ex?) moglie signora Veronica Lario di frequentazioni con minorenni e malesseri psicofisici da chiarire...

A Sua Eccellenza (Reverendissima?) l'Onorevole Ministro ad Personam Bondi

Martedì 26 maggio 2009 grande spettacolo pirotecnico col fischio garantito dal duetto ben orchestrato del giornalista ad personam Belpietro direttore di Panorama di proprietà di Berluskoni e del ministro ad personam del partito/azienda ad personam dell’Imperatore Celeste Sandro Bondi. I due cani da guardia del sistema berlusconoide si scatenano in un tentativo di rissa aggressiva e offensiva contro il segretario del partito democratico (cristiano?) che fortunatamente riesce a mantenere la calma, nonostante l’assalto nazi(S)fascista all’arma bianca per i pretesi reati di lesa maestà perpetrati insieme al direttore de La Repubblica. L’Eccellenza Onorevole Porta Voce ad Personam Bondi redarguisce severamente il povero Franceschini che si è permesso di dargli del tu e argutamente, dopo la sfuriata, il segretario del PD lo appella con il titolo di Eccellenza. Apriti cielo! Monsignor Bondi, toltasi con virulenza la tonaca pretesca-vescovil-cardinalizia-papale entra in un miserevole stato di agitazione psicomotoria che solo i perfidi bolscevichi come Franceschini sanno produrre e inoculare nel tessuto sano della nazione del Popolo della Libertà ad personam (ma Franceschini non era democristiano?). Insomma vedere per credere: il regime telemediocratico dell’autocrate di Arcore è ormai in atto e non permette più a nessuno di criticare l’Auto Unto dal e del Signore di Baget Bozziana memoria. Amen! Resistere! Resistere! resistere!

mercoledì 20 maggio 2009

Israele condanna l'ONU!

Il mondo è ormai paradossalmente rovesciato. Israele non prende atto delle mozioni ONU a cui non ottempera da 61 anni dall’inizio della sua autoproclamata indipendenza e che lo invitano a ripristinare condizioni di legalità internazionale che sempre più invece vitupera e calpesta! In compenso...condanna l’ONU per essersi permessa di denunciare i massacri compiuti a Gaza soltanto tre mesi or sono. L’ONU in realtà, si limita a denunciare unicamente 9 casi in cui l’esercito d’Israele ha colpito uffici ONU a Gaza, uccidendo personale internazionale e civili. Non parla del megamassacro dell’operazione nazista del “Piombo Fuso” contro scuole, ospedali, moschee, abitazioni, con un rapporto di rappresaglia scatenata contro la popolazione civile inerme in un rapporto supermeganazista di 1 israeliano contro 120 palestinesi!
“E’ un rapporto scandaloso e fazioso...Israele non chiederà mai scusa per avere difeso le sue donne e i suoi figli...siamo furiosi, se loro non avessero lanciato razzi, questo non ci sarebbe stato”. Così il presidente Shimon Perez addirittura Nobel per la Pace, che passa per essere uno dei più equilibrati e moderati fra i faziosi ed estremisti del suo paese: figuriamoci gli altri! I responsabili israeliani continuano oscenamente a sostenere l’ignobile tesi nazista che 13 morti casuali prodotti in ben sette anni da lanci estemporanei dei razzetti artigianali Kassam fatti in casa con la forza della disperazione di un popolo invaso da 61 anni, equivalgono, anzi sono più gravi, del massacro inaudito di 1500 palestinesi, vecchi, donne e bambini, programmato scientificamente e perpetrato brutalmente da uno degli eserciti più agguerriti e perfezionati del mondo in sole tre settimane!
“Israele non chiederà mai scusa per avere difeso le sue donne e i suoi figli”, cioè per avere compiuto il massacro biblico di 1500 donne e figli palestinesi che evidentemente non solo non hanno diritto a nessuna difesa, appartenendo evidentemente alla razza inferiore degli arabi, ma sono doveroso capro espiatorio della legittima vendetta preventiva e difensiva della sacrosanta rappresaglia nazista indiscriminata operata dalla razza eletta superiore dei sionisti DOC, come vuole il loro Super Dio!

La truffa della pubblicità ingannevole dell'8 X 1000

In questi ormai estivi giorni di metà maggio 2008, la Reverenda Santa Ecumenica Cattolica Chiesa Apostolica Romana, sta scatenando la solita battaglia pubblicitaria pro domo sua per aumentare i già faraonici introiti che le derivano dal truffaldino meccanismo furbescamente studiato dell’ otto per mille. Miliardi (centinaia?) di vecchie lire vengono sperperati per spingere le pecorelle a donare l’obolo di S. Pietro, convincendole che i 4000 miliardi di vecchie lire incassati ogni anno servono per opere di carità. FALSISSIMO! Gli stessi bilanci e rendiconti annuali pubblicati dalla Chiesa sui giornali confermano la grossolana bugia, raccontata ancora una volta alle fragili menti degli ingenui fedeli: soltanto 88 milioni sui due miliardi che lo Stato Italiano passa alla S, Sede della Città del Vaticano vengono spesi effettivamente in opere di bene per poveri e mendicanti. Insomma solo il miserello, miserevole, miserabile, offensivo, provocatorio, ignobile, inconcepibile, vergognoso 4,5 % della gigantesca cifra introitata dalla Chiesa viene speso veramente per aiutare gli ultimi della terra: tutto il resto ingrassa preti, vescovi, cardinali e papi, nunziature e luoghi di culto in una faraonica messa in scena degna di miglior causa (chissà cosa ne penserebbe il rabbi ebreo Gesù Cristo...) Perchè la Chiesa Valdese riesce a mantenere chiese e pastori con le offerte spontanee dei propri fedeli e sceglie di utilizzare il 100% dell’8 x 1000 in opere di bene? Perchè un laico ateo agnostico materialista razionalista illuminista (nichilista?) come me firma per la Chiesa Valdese e non per lo Stato Italiano di cui pure sono (disgraziatamente?) cittadino? Perchè la Repubblica (pseudo)laica e democratica(?) utilizza i miei soldi per costruire chiese e pagare scuola private cattoliche, quando non li spende direttamente per fare le guerre, come BerlusKoni in Iraq nel 2003! Non commetterò più l’errore di firmare per lo stato come stupidamente ho fatto fino al 2003: la repubblichetta del Blefaroplasticato Kalotricofilo (super)duce(tto) di Arcore non ha e non può avere la mia fiducia. Ritengo inaffidabile il governo del mago arcoriano e attendo un miglioramento della situazione. Nel frattempo, sperando nell’abrogazione dell’inutile e dannoso Concordato clerico-fascista-democristiano-cattocomunista-craxiano-berluskonoide, viva la Chiesa Valdese e abbasso la Chiesa Cattolica (almeno finchè continuerà a dire di fare beneficenza con la montagna di miliardi con cui invece mantiene se stessa e la sua opulenza cesaropapista!)

"Il più schifoso dispotismo"

Il più schifoso dispotismo non è quello che l’Imperatore di Arcore ha imposto all’Italia, per altro con la supina e beata e beota accondiscendenza dell’impotente e incapace opposizione, costruendo e costituendo la mostruosa figura del capo del governo che è anche proprietario delle TV (le sue Mediaset come Padrone delle Ferriere e la RAI come pseudo vero presidente del consiglio dei ministri). “Il più schifoso dispotismo” secondo la definizione del conte Camillo Benso di Cavour, è quello del pontefice massimo che è al vertice dei poteri legislativo, esecutivo e giudiziario per cui l’ordinamento canonico non riconosce il principio della loro separazione, necessario invece e sufficente a definire il carattere democratico di ogni possibile Stato che voglia e possa considerarsi tale. Questo schifoso dispotismo “non conosce la regola della maggiore età per l’acquisto della capacità d’agire, dal momento che le leggi ecclesiastiche obbligano tutti i battezzati che abbiano compiuto i sette anni. Non conosce il principio di eguaglianza fra i due sessi, perchè nega il sacerdozio femminile e per sovrapprezzo nega alle suore il diritto allo stipendio e alla pensione. Ma neppure riconosce il principio di uguaglianza all’interno del sesso maschile, dato che laici e chierici hanno una differente capacità di diritto pubblico: i diritti politici restano appannaggio dei soli sacerdoti, che rappresentano una casta con proprie norme, sanzioni, tribunali”. (pag. 82, Michele Ainis, Chiesa Padrona, Garzanti)
E’ per questo che sto combattendo da anni una (per ora e finora ancora) inutile battaglia per ottenere dalla Chiesa Cattolica Ecumenica Apostolica Romana dell’Amore, della Fratellanza, della Bontà, della Carità, del Porgi l’Altra Guancia, il diritto allo “sbattezzo”. La chiesa, al momento, mi ha benignamente concesso soltanto di dichiararmi “di non fare più parte della Chiesa Cattolica” mentre io pretendo che essa riconosca e dichiari che io “ non ho mai fatto parte della chiesa cattolica”. E’ vero, sono stato battezzato il secondo giorno della mia ormai lunga vita, ma non mi sono mai cresimato, mi sono sposato civilmente, non voglio funerali ecclesiastici (e nemmeno laici, per la verità), ho votato i referendum a favore di divorzio e aborto, ho fatto il mio testamento biologico, insomma ho sempre manifestato la mia più completa, assoluta e totale estraneità ad ogni corrispondenza a qualsiasi obbedienza alle pratiche pecorecce (nel senso pio delle devote pecorelle) proprie della religione cattolica. Eppure la Santa Romana Chiesa cattolica pretende di farmi dire che NON FACCIO PIU’ PARTE di essa, come se mai, in passato, ne avessi fatto parte e fossi stato mai credente
Per raggiungere la corona del più schifoso dispotismo, pur tuttavia, la chiesa cattolica se la batte bene con lo stato berlusconiano: vinca il peggiore! Amen!
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Lo "scandalo" (di) Berluskoni

“Berlusconi ha corrotto Mills” La motivazione della sentenza: l’avvocato mentì per garantirgli l’impunità: Il Cavaliere: riferirò alle Camere. E attacca di nuovo Repubblica. Il premier: verdetto scandaloso, non mi faccio processare da questi giudici”. Così la prima pagina de La Repubblica del 20 maggio 2009, ultimo quotidiano rimasto, insieme all’Unità, a combattere la guerra della resistenza per la libertà di stampa e di pensiero in una nazione stremata dal cesaropapismo dell’autocrate telemediocratico di Arcore. Ieri si sono conosciute le motivazioni della sentenza di condanna a 4 anni e 6 mesi dell’avvocato Mills, pagato da B. emessa il 18 febbraio, che doveva essere resa pubblica, secondo i termini di legge, entro il 18 maggio. Servi e servitori di Al Tappone hanno sbraitato contro la giustizia ad orologeria, lanciando ancora una volta le loro false e bugiarde contumelie per centrifugare merda sui giudici (pochi ormai purtroppo) che ancora trovano la forza e il coraggio di compiere il proprio lavoro e adempire la propria missione. Il (cosiddetto se-dicente ) premier entra in agitazione psicomotoria e si scaglia furibondo contro i magistrati bolscevichi, faziosi e prevenuti che hanno avuto l’ardire di definirlo corruttore di Mills, che lo ha protetto con la sua falsa testimonianza. Il Blefaroplasticato Kalotricofilo Condottiero si è salvato, anche stavolta, solo grazie all’ignobile lodo Alfano, ministro della (in)giustizia ad personam, promotore di una legge, questa sì scandalosa e scandalizzante, emessa in pochi giorni immediatamente all’inizio della legislatura del IV governo Berluskoni del 2008, con supermegaultracelerissimo iter legislativo, di cui non si conoscono eguali nell’italico parlamento! Il famigerato lodo, in fortissimo odore (o puzza?) di incostituzionalità (tanto che la Corte sta per emettere la relativa sentenza al riguardo) ha ottenuto, almeno per il momento, l’effetto desiderato di impedire il processo e la condanna all’Impunito di Arcore che tuttavia, non contento, blatera contro lo “scandalo” della pesante condanna inflitta al suo correo britannico. geniale ben pagato inventore delle scatole cinesi dei suoi 64 paradisi fiscali esteri. Concordo col mago di Arcore: lo scandalo è effettivamente inaudito, ma non è quello della giusta, misurata, democratica sentenza di condanna emessa nei modi e nei tempi formalmente ineccepibili previsti dalla legge. Lo Scandalo Originale Primitivo Primordiale Ineliminabile Obbrobrioso Repellente Ignobile Inaccettabile è quello del padrone delle TV, della stampa e delle comunicazioni di massa, uno fra gli uomini più ricchi del mondo, che, in possesso del potere economico, ha conquistato anche quello politico (in spregio e alla faccia di ogni patente immorale spregevole supermegaoceanico conflitto di interessi) utilizzando il potere legislativo così espugnato per azzerare il potere giudiziario, annullandolo con schifosissime leggi ad personam che non fanno onore a nessuno e rappresentano l’onta tombale di quella che una volta veniva definita la Patria del Diritto.
Resistere! Resistere! Resistere!

lunedì 11 maggio 2009

L'Imperatore e le minorenni

Veronica Lario, già signora B., accusa il marito di andare a minorenni e sostiene che il (ex?) coniuge non sta bene ed ha bisogno di aiuto e perciò chiede il divorzio. “E’ una menzogna che io frequenti minorenni. Veronica riconosca pubblicamente l’errore”. Così l’autocertificazione del contrattacco di B. alla tele co(o)rte dell’ineffabile Vespa nel Porta a Porta del 5 maggio. I suoi servi, servitori, sodali e sicofanti si spolmonano all’unisono a diffidare tutti dall’interessarsi al caso del divorzio dell’Imperatore, perchè è un fatto privato che attiene alla privacy intima e personale da difendere contro tutto e contro tutti. Il (super)duce(tto) di Arcore, tuttavia, in plateale omerica contraddizione con il principio della assoluta privatizzazione della sua vicenda personale da non pubblicizzare, non trova di meglio da fare che scagliarsi contro la moglie utilizzando il covo servile dell’incredibile vespa a mò di teleclava mediatica ai danni della (ex?) consorte. Insomma il divorzio è un fatto privato? E allora perchè il marito capo del governo lo trasforma in fatto irreversibilmente pubblico, riducendolo a spettacolo di bassa macelleria, massacrando la moglie?
Veronica e tutti quelli che le danno voce vengono brutalmente condannati per non rispettare la sua regale privacy, ma Sua Maestà il Re e Imperatore di Arcore – legibus solutus per decreto Alfano ad personam – ha il diritto di calpestare il rispetto che vale solo per gli altri. Lui dei suoi fatti privati che coinvolgono la moglie può luridamente fare mercimonio addirittura sulla e dalla TV pubblica pagata dagli abbonati, ancorchè oramai fatalmente asservita ai voleri del despota telemediocratico, padrone di Mediaraiset. Attendiamo chiarimenti in merito al concetto di vizi privati e pubbliche virtù (che non verranno). Lo schifo continua. Il ribrezzo è intollerabile. Il destino di questa disgraziata nazione è oramai saldamente nelle mani di un Capo Papi (così lo appella la sua fan minorenne) Padrone, che si atteggia a donnaiolo e si (s)qualifica autodefinendosi tombeur de femmes, supportato dal voto degli imbecilli e coglioni (come lui stesso definisce signorilmente gli elettori) che lo supportano, nonostante le atrocità fattuali e comportamentali di cui si è reso cor-responsabile.
I TG di proprietà di B. che all’inizio della vicenda di richiesta di divorzio di Veronica se l’erano cavata pochi giorni or sono con appena 10 secondi di telegrafico accenno, ora, dopo che il loro Padrone e Signore ha scatenato la reazione del bastone telemediatico, si sfrenano a suonare le trombe e battere le grancasse di un interminabile rosario di oscenità, spettacolo di ignobile e immorale piaggeria servile ad nutum dell’egoarca. Il Mago di Arcore ha fatto (fuori)uscire dal suo cilindro le foto della moglie seminuda, quando recitava con il grande Enrico Maria Salerno, prima di conoscerlo. Il fido servitore Feltri, direttore di Libero, le ha pubblicate vistosamente in prima pagina con l’offensiva didascalia “La Velina Ingrata”. B. afferma che l’epiteto non è offensivo, ma cambia idea quando lo usa contro la (ex?) moglie, che per altro non è mai stata velina, ma semmai ottima attrice, finchè non ha autodistrutto al sua brillante carriera per dedicarsi all’Imperatore.
L’Italia deve sopportare l’offesa infame di un governo ad personam che prima nega la stessa esistenza della crisi mondiale e poi la considera incredibilmente già superata. I cittadini occupati e pre-occupati dai micidiali problemi non risolti del lavoro mancante, delle pensioni inadeguate, dell’insufficenza di case, di carenza di sicurezza, di sfascio di giustizia e malasanità, vengono convinti che il loro vero interesse è quello di seguire l’oscemo reality della soap opera delle vicende private e pubbliche dell’egoarca arcoriano, invitati per altro a fare il tifo per lui, contro l’rvidenza dei fatti e la coerenza della logica più elementare. “In Italia non c’è più capacità di indignarsi “ (corrispondente in Italia del Time). Forse ha proprio ragione Veronica Lario: che strano questo paese che tutto concede e tutto giustifica al suo Imperatore! Controprova: “Mi offende essere chiamato imperatore” (Berluskoni). Con buona pace dell’Imperatore Kalotricofilo Blefaroplasticato.

"E l'Italia scivolò fra i paesi semi liberi"

Così il titolo a tutta pagina 7 de La Repubblica del 3 maggio. Invito tutti a leggerlo in toto, nonostante la matrice bolscevica del quotidiano ultracomunista (così come lo definisce l’Autocrate di Arcore). A dirlo, par altro, non è il solito giornale di sinistra che riesce a ingannare nell’intimità familiare perfino la credulona ingenua Veronica Lario in Berlusconi che sta chiedendo il divorzio, ma la statunitense organizzazione autonoma Freedom House che esamina dal 1980 lo stato dell’informazione planetaria delle 195 nazioni dell’ONU. Per la prima volta dopo trenta anni l’Italia passa e scende dalla prima fascia dei paesi free al settantatreesimo posto dei paesi soltanto partly free, dopo il Benin e altri semiliberi consimili. Il verdetto di Freedom House cita esplicitamente la “concentrazione della proprietà dei media” e quindi la mai abbastanza vituperata legge Gasparri ad personam con cui il precedente governo Berluskoni 2 ad personam (siamo già arrivati a 4) introdusse norme che favoriscono l’azienda televisiva del medesimo Berluskoni. La conclusione è che B. presidente del consiglio possiede Mediaset e, attraverso il governo ad personam, controlla anche la sua concorrente RAI. Abominevole! Nauseante! Nauseabondo! Ripugnante! Disgustoso! Turpe! Infame! Orribile! Obbrobrioso! Esecrabile! Ributtante! Disgustoso! Vomitevole! Stomachevole! Ripugnante! Fetido!
In questo allucinante contesto da incubo, il Padrone della Ferriera Mediaraiset – “chi controlla la TV controlla la democrazia” (Karl Popper) – non si vergogna di definire “un atto di criminalità mediatica” il fatto che una sparuta rappresentanza dei pochi giornalisti a schiena diritta rimasti ancora – per poco? – in circolazione, dia la notizia del suo divorzio, maturato, richiesto e annunciato platealmente dalla moglie attraverso le colonne de La Repubblica e de La Stampa. La ricerca bulimica dell’uso sempre più esagerato e sproporzionato, ostile e violento delle parole si sfrena a danno dei suoi critici. L’Imperatore Arcoriano passa dall’accusa di “uso criminoso della TV” scagliata contro Biagi, Santoro e Luttazzi con il famigerato Editto Bulgaro emanato nel 2001 dall’egoarca telemediocratico a Sofia che causò la loro censura e cacciata dai teleschermi, alla denuncia di un vero e proprio “atto di criminalità mediatica”. Ormai il delirio di onnipotenza del Mago di Arcore lo travolge e stra-volge fino a fargli perdere completamente il senso della misura e definitivamente anche quello della realtà. Ha proclamato la sua impunità e immunità da ogni possibile procedimento giudiziario a suo carico, sancito dall’ineffabile lodo Alfano, ministro della giustizia (?) ad personam (!): questo, oltre la sospensione dei processi in corso per i reati già commessi e sotto giudizio, gli consente anche di poter commettere qualsiasi reato, anche il più efferato e ignobile, senza la minima preoccupazione di dover affrontare alcun processo in quanto presidente del consiglio! Non contento di essersi garantito immunità e impunità per definizione legale (?) si inventa addirittura reati ai danni dei critici suoi nemici che nemmeno esistono el Codice Penale: a quando un lodo Alfano che li codifichi formalmente? Ormai il (super)duce(tto) di Arcore definisce “atto criminale” qualsiasi comportamento che la sua mente vendicativa e autoreferenziale ritenga tale, a suo insindacabile padronale giudizio. Decide sovranamente quale sia lo spazio che TV e giornali debbano concedere ai fatti (quello utilizzato per informare del divorzio ri-chiestogli dalla (ex?) moglie è “troppo”) e configura come “atti criminali” e quindi reati, fatti non contemplati come tali dal Codice Penale in vigore.
Il regime democratico è in gravissimo pericolo e io credo che sia già fortemente compromesso: il fatto che servi e servitori, sodali e sicofanti, coglioni e imbecilli non se ne rendano conto è irrilevante ai fini del discorso, anzi è la dimostrazione stessa della gravità dei danni già inferti ai capisaldi della vita democratica e del sovvertimento dei principi dello stesso stato di diritto, compromesso fin dalle sue fondamenta dall’assalto selvaggio e fraudolento di picconatori utili idioti, interessati e/o semplicemente beoti. Resistere! Resistere! Resistere!

Chi attacca chi

USA e Israele da almeno trent’anni meditano e minacciano di attaccare l’Iran, considerato a loro sovrano insindacabile imperiale giudizio, un covo di terroristi pericolosi per i paesi se-dicenti civili e democratici. Si comportano con l’Iran come se l’antico regno persiano fosse sul piede di guerra, in procinto di assalire tutto il mondo per asservirlo selvaggiamente ai propri voleri. La realtà fattuale è freudianamente rovesciata a danno dell’Iran, perchè sono proprio Israele e il suo cane da guardia statunitense a proclamare, programmare e preparare da decenni piani di invasione e bombardamenti più o meno mirati e/o chirurgici. La loro agitazione parossistica tanto più si aggrava, quanto più l’Iran aumenta la sua possibilità di difendersi meglio dagli attacchi criminali del diabolico – e terroristico - duetto guerrafondaio, che ritiene di potere e dovere risolvere i problemi del mondo con sciagurati e devastanti mezzi militari. Lunedì 4 maggio La Repubblica riporta l’ennesima notizia che “L’esercito di Tel Aviv si prepara contro l’Iran. Esercitazioni militari segrete a Gibilterra”. Giornalisti francesi affermano che “le operazioni dimostrano che Israele sta facendo dei preparativi concreti per attaccare l’Iran”. Un militare israeliano ha spiegato al Times che “vogliamo essere pronti, se ci sarà data luce verde. Stiamo facendo preparativi a tutti i livelli. Teheran deve sapere che le nostre non sono solo parole”.
Se i cittadini del mondo avessero ancora una minima capacità residua di comprendere i fatti della realtà nella loro impressionante evidenza, sarebbe chiaro a tutti chi sono i veri autentici aggressori terroristi DOC e quali le vittime designate, alle quali si vuole togliere anche lo stesso diritto a difendersi da attacchi sempre più probabili e micidiali. Lo scandalo morale e logico è atroce e insopportabile e grida vendetta agli occhi degli uomini e di dio (se ci fosse...) Inutile aggiungere altro. Il mondo sembra avere delegato agli USA e ai loro servi furbi e criminali il compito di ergersi a poliziotti dell’Universo e guai a chi osa ribellarsi al loro strapotere demenziale distruttivo.