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venerdì 29 febbraio 2008

Polizia contro feto a Napoli

Blitz per l'aborto, la condanna di Scotti, ministro della giustizia: "Privacy violata, la polizia fu teatrale...a Napoli stupido protagonismo di chi denunciò" (pag. 10, La Repubblica, G. 21 febbraio)

La chiesa cattolica apostolica romana insiste con le bugie e le falsità

Ravasi, ministro della cultura della Santa Sede, il 28 febbraio ha tenuto lezione all’ Università di Roma, dopo il no DI (no AL) papa della Sapienza Ratzinger e si permette incredibilmente ancora di commentare:”…ancora non capisco perchè al Santo Padre non è stata permessa la stessa cosa…”. Anche a lui, evidentemente, nessuno ha spiegato che è stato il papa, in modo maleducato e immotivato, a non mantenere e rispettare l’impegno preso, perché nessuno gli ha mai impedito niente. Infine, a proposito di censure, connaturate al DNA della chiesa cattolica, Ravasi cita il recente libro di Piergiorgio Odifreddi “Perché non possiamo essere cristiani. E men che meno cattolici”, da lui definito “…livello superficiale e approssimativo che divide…” (pag. 9, La Repubblica 28/2/08) Anche qui bugie e falsità perché il libello è in realtà un buon libro, valido, approfondito e preciso. La chiesa simoniaca e costantiniana continua a percorrere imperterrita e strafottente, il falso cammino della falsità iniziato con la falsificazione del falso documento della falsa donazione, inventata di sana pianta dai frati della chiesa nel 700 e attribuita a Costantino imperatore romano del 300, demistificata già dai saggi e colti umanisti nel lontano 1400. Ma l’ignobile potere temporale della chiesa continua ancora nel 2008 con lo Stato della Città del Vaticano e coi concordati simoniaci!

mercoledì 27 febbraio 2008

Berlusconi Silvio, pluriindagato, pluriprescritto, pluricondannato: "Ho orrore di Di Pietro"

Io invece ho orrore di chi ha orrore di Di Pietro, con l'aggravante che il Blefaroplasticato Kalotricofilo SuperCoglione gli offrì anche un ministero nel suo primo governo nel 1994, in pieno "orrore giustizialista"!

mercoledì 13 febbraio 2008

Polizia contro feto a Napoli

Blitz con sequestro di feto a Napoli: le mancate mamme, assassine e infanticide (?), rappresentano la vera, autentica, ignobile delinquenza, altro che camorra!


Grazie al (vice ?) papa Giuliano Ferrara – ateo devoto sempre credente, ex-comunista, ex-agente/spia della CIA per sua stessa spavalda e orgogliosa dichiarazione, ex-craxiano, ex-ministro di Berlusconi, attualmente assatanato, sulfureo, demoniaco e diabolico agit-prop per conto dei preti suoi sodali, scatenati contro la legge dello Stato 194/1978, guarda caso, favorevole alle donne – finalmente oggi sappiamo chi sono i veri autentici delinquenti a Napoli!

Napoli sprofonda seppellita dalle immondizie e muore massacrata dalle camorre, polizia e magistratura assistono impotenti, nell’incapacità di prevenire e reprimere. E’ tuttavia sufficiente una telefonata anonima per convincere il magistrato Vittorio Russo della Procura partenopea ad inviare due Gazzelle con sette agenti di polizia a sequestrare un feto abortito presso il Nuovo Policlinico, per altro nel rispetto di tutti i crismi della legalità (o no?).

Ogni giorno migliaia e migliaia di cittadini avanzano per scritto esposti-denunce-querele ai magistrati delle Procure della Repubblica di tutta Italia, firmandosi debitamente con nome, cognome e indirizzo, senza ricevere alcuna risposta, salvo la ricevuta della cartolina di ritorno della raccomandata della loro denuncia. Perché due pesi e due misure così platealmente e insopportabilmente dicotomici? Perché una denuncia telefonica anonima, verificatisi per di più come ignobilmente e vigliaccamente falsa, trova una risposta così drastica e immediata, mentre infinite denunce scritte e firmate sprofondano nel silenzio tombale delle relative mancate risposte?

L’eminente professore Umberto Veronesi, direttore scientifico dell’Istituto Europeo di Oncologia, afferma:”Inammissibile. Sono state infrante con la forza e con modalità primordiali le regole elementari della buona medicina. Superare in questo modo le barriere sanitarie, come ha fatto la polizia a Napoli, è un reato dal punto di vista morale e deontologico”….Le tensioni create da queste crociate (= recenti campagne contro l’aborto e la legge 194, papa Giuliano Ferrara in primis) sono sotto gli occhi di tutti”. ( La Repubblica , pag. 13, 14/2/08)

La (traballante ?) validità dell’intransigente rigore morale dell’indiscutibile etica talebana – senza offesa per i ruspanti talebani – professata dal (vice ?) papa Giuliano Ferrara, è dimostrata dal fatto che, mentre condanna senza appello le donne che abortiscono, esercitando un loro diritto legale costituzionalmente garantito, considerandole assassine infanticide, riesce insieme a fare, anche e ancora, il direttore de Il Foglio, la cui proprietaria Veronica Lario, moglie di Berlusconi, è, per sua stessa sofferta ammissione e coraggiosa confessione, proprio una delle assassine infanticide da lui violentemente denunciate e inappellabilmente condannate. La coerenza non è certo il punto di forza delle forsennate argomentazioni del novello (vice ?) papa Giuliano Ferrara!

Il ministro della giustizia Scotti e il CSM intervengono ipotizzando “verifiche sulla Procura di Napoli”. Sotto tiro anche la polizia. La paziente: li denuncerò. Le donne in piazza, rivolta in tutta Italia “E’ una guerra, vogliono sabotare la 194” (pag. 12, La Repubblica 14/02/08)

Resta la violenza, inutile e inaudita, scatenata da ignoti, vigliacchi, irresponsabili e falsi delatori, avallata e moltiplicata oggettivamente da chi deve rispettare e far rispettare la Legge e le leggi.

lunedì 11 febbraio 2008

11 febbraio, nefasto anniversario nella e della storia italiana

Ricorre oggi, purtroppo, l’immorale settantanovesima ricorrenza del Concordato fra la teocrazia della Chiesa Cattolica di Pio XI e la monarchia dell’Italia fascista del duce Benito Mussolini. Invece di sprofondare nel crollo delle tragiche macerie belliche della II guerra mondiale, l’infausto pateracchio fu incredibilmente salvato grazie alla volontà antinazionale dei neonati Democrazia Cristiana e Partito Comunista e nonostante l’inutile opposizione del pensiero socialista e liberale che ne impsero l’inserimento nel e con l’articolo 7 della Carta Costituzionale (costituzione di carta?). Oggi che la chiesa cattolica si fa sempre più surrettizio e scorretto partito politico – paradossalmente anche vietato dai Patti Lateranensi - , non festeggiamo e piangiamo, impotenti e disperati, il sopravvento di una chiesa nuovamente simoniaca e costantiniana, foriera di rinnovate sciagure per la vita civile, sociale e morale della nostra disgraziata nazione.

domenica 10 febbraio 2008

Rammarico contro rammarico Regione Lazio a favore papa

Roma 17 gennaio 2008

webmastercrl@regione.lazio.it

Oggetto: rammarico su rammarico

Leggendo pagina III de La Repubblica odierna, apprendo che il Consiglio ha approvato all’unanimità una mozione che esprime “rammarico per il fatto che il papa abbia dovuto rinunciare ad aprire l’anno accademico e respinge con fermezza ogni manifestazione di intolleranza che contrasta coi principi di democrazia, libertà e rispetto”.

Il papa non mi rappresenta: voi, purtroppo, sì! Sono per questo costretto a esprimervi, a mia volta, il mio più profondo rammarico per il vostro rammarico, degno di miglior causa, perché il papa non ha dovuto rinunciare, ma ha scelto liberamente e quindi voluto rinunciare. E’ un suo sacrosanto diritto, ma di questo e non di altro ci dobbiamo rammaricare e dobbiamo perciò respingere con la fermezza necessaria questa manifestazione papalina e quindi clericale di intolleranza che contrasta – questa veramente sì - coi principi di democrazia, libertà e rispetto!

Come ha detto il cardinale Tonini: è stato sfidato e non ha raccolto la sfida. E’ lui che non ha accettato il confronto, non i 60 che hanno espresso una opinione legittima .Poteva sfidare la contestazione….invece ha solo, per l’ennesima volta, radicalizzato lo scontro”. (Massimo Maoret PhD Boston College, pag. 24 La Repubblica, 17/01/08)

Proprio oggi ho colto l’occasione di scrivere una lettera al Presidente della Repubblica per comunicargli la mia irrinunciabile volontà di “dimettermi” da cittadino votante.

Tanto eticamente vi dovevo

Cittadino della Repubblica Italiana, mai stato suddito dello Stato della Città del Vaticano