"...Dopo l'uccisione dei tre coloni di Hebron, il numero dei selfie dell'odio con protagonisti militari e soldati è impressionante...Il ministro della giustizia Tzipi Livni afferma che "i poliziotti devono combattere il terrorismo interno dei terroristi ebrei"...Israele da martedì è inindato da atti di squadre di vigilantes ebrei che si fanno "giustizia": il linciaggio degli arabi e l'assalto alle imprese o negozi di proprietà araba per le strade di gerusalemme...nel cuore di ognuno che vive in Terrasanata sembra esserci solo la legge del Vecchio Testamento, quella del taglione. Rabbi noam Perel, capo del movimento giovanile Bnei Akiva, ha chiesto al governo israeliano di trasformare l'Esercito in una "forza di vendicatori" che non si fermerà finchè non avrà trecento prepuzi dei Filistei". Un macabro eufemismo per dire che ci vogliono cento arabi morti per ogni israeliano ucciso". (Fabio Scuto, La Repubblica 4 luglio 2014)
I nazisti tedeschi facevano rappresaglie di uno a dieci (vedi via Rasella) e i nazisti israeliani si sono limitati finora a un rapporto di 1 a 5, avendo - per il momento - massacrato soltanto una quindicina di giovani palestinesi, con un pogrom degno di quelli subìti dagli antenati nella Russia zarista.
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