2 luglio 2014. Ruben Della Rocca, assessore alle relazioni Esterne e ai rapporti Istituzionali della Comunità Ebraica di Roma, ha un'idea eterodossa e originale della libertà di pensiero e di parola garantita dalla Costituzione della Repubblica Italiana, di cui pure lui è cittadino. Così giustifica chi ha massacrato di botte altri sette cittadini (due refertati con 30 e 20 giorni di prognosi) che al passaggio del loro corteo in memoria dei tre coloni rapiti e uccisi a Hebron, hanno gridato "Palestina libera"! Un altro ragazzo è stato assalito, malmenato e lasciato a terra a piazza Venezia da una squadraccia di cittadini italiani di religione ebraica, soltanto perchè indossava una kefiah! Fascisti, nazisti e stalinisti non si comportavano (e non si comportano) diversamente!
"Non le risulta un pestaggio ai danni di 4 punkabbestia? - gli chiede Gabriele Isman de La Repubblica - Qualche schiaffo è volato...no, quaesto non mi risulta" - risponde il serafico e ineffabile portavoce della Comunità Ebraica di Roma. Uno ha avuto 30 giorni di referto, un altro 20, meno gli altri 2. Chi sa se l'hanno informato che suoi correligionari ultrafondamentalisti (come lui?), proprio nelle stesse ore, rapivano e ammazzavano un 17enne palestinese che si recava in moschea a Gerusalemme?
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