domenica 30 maggio 2010
"Siamo tutti nella stessa barca"
27 maggio 2010. Il Sultano presenta la sua manovra Lacrime e Sangue per i soliti poveri cristi e di arricchimento ulteriore per i già ricchi (l'Egoarca Massonico Demoplutocratico Autotelemediovisivo è il quinto uomo più ricco di tutto l'orbe terraqueo). Con la mendace sfrontatezza che lo contraddistingue da sempre, afferma che "siamo tutti sulla stessa barca", proprio nello stesso giorno "in cui il figlio vara uno yacht da 37 metri di lunghezza e 18 milioni di euro" (La Repubblica 29/5/2010). L'ennesima colossale bugia è varata dal Despota Kalotrikofilo Blefaroplastikato nell'oceano magno del pessimo gusto che caratterizza gags, uscite, battute e gaffes del Caimano. Affermare che stiamo tutti sulla barca (di Pier Silvio, ad esempio) è doppiamente falso: 1) perchè il proprietario unico è il suo figliolo Sua Emittenza II; 2) perchè tutti, sulla stessa nave del suo secondogenito di primo letto, non ci possiamo entrare comunque, anche se lo volessimo, per l'impedimento delle leggi più elementari della fisica. Ancora una volta il Gerarca "Utilizzatore Finale" di prostitute, offende in modo ignobile ed esecrabile casalinghe nullatenenti, disoccupati disperati, vecchi pensionati, precari depressi, cassaintegrati rasseganti e lavoratori dipendenti che pagano le tasse: magari non riesce più nemmeno a convincere gli stessi "coglioni e imbecilli" che continuano a votarlo proprio a causa della loro oligofrenia, indotta dai suoi strumenti telemediatici di Conducator Caudillo (supr)Duce(tto) di Arcore. Sulla stessa barca, insieme al figliolo Pier Silvio, ci potrà stare Lui e Fede(li) servi, servitori, serventi, sicofanti, diadochi, "nani" e ballerine: noinon abbiamo nemeno un canotto e l'Autocrate Arcoriano ci ha bucato pure la ciambella di salvataggio. Si cominci piuttosto a preoccupare che qualche "invidioso" in "odio" alla sua bontà di Gran Sacerdote della Santa Religione dell'Amore del Popolo della Libertà non gli faccia qualche irreparabile buco sulla stessa barca! Allora, finalmente, potremmo affondare tuti insieme, meno male che Silvio c'è! "Odiare i mascalzoni è cosa nobile" (Quintiliano)
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