martedì 25 maggio 2010
Sacrifici duri
24 maggio 2010. "Sacrifici duri, speriamo per poco". Così il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri diadoco Gianni Letta, alla vigilia della mannaia di una finanziaria atta a stroncare le gambe dei tori indonesiani e degli elefanti birmani! Nel 2008, quando si scatenava la Grande Crisi, insieme al suo Sultano e Padrone, negava che ci fosse. Arrivata al suo culmine, diceva all'unisono cogli altri sicofanti berluskoniani, che da noi era molto più leggera e sostenibile (?). Mentre perdurava, affermava che era terminata. Ma allora adesso perchè dobbiamo e dovremmo accettare "sacrifici duri, sperando che durino per poco empo"? Isacrifici li faccia il suo Capo Autotelemediocratico Kalotrikofilo Blefaroplastikato: qualche operazione di plastica facciale in meno (tanto il suo brutto testone resta orripilante e ributtante comunque) e molti sacrifici in più per il Mago di Arcore che le riviste specializzate danno al quinto posto nel mondo per ricchezza, prima del re saudita d'Arabia! "Odiare i mascalzoni è cosa nobile" (Quintiliano)
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