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mercoledì 26 maggio 2010

Macelleria sociale

25 maggio 2010. Il governatore della Puglia Vendola definisce "macelleria sociale" la finanziaria berluskoniana di 24 miliardi approvata dal governo, che mette profondamente le mani nelle tasche degli italiani. Mi viene in mente la "macelleria messicana" dei cadaveri di Mussolini, della sua giovane innocente amante e dei suoi gerarchi appesi ai ganci di piazzale Loreto a Milano il 29 aprile 1945: lo dceva Parri, capo del Corpo Volontari per la Libertà del Nord Italia e primo capo di governo post bellico. Come al solito vengono massacrati i ceti più deboli e indifesi, mentre non si toglie nemmeno un centesimo agli straricchi che nuotano negli agi della demoplutocrazia che evade il ficsco e non paga le tasse. Il cosiddetto capo del governo, in realtà padrone delle televisioni come proprietario di Mediaset e controllore ferreo della RAI, è il quinto uomo più ricco al mondo, come certficano le riviste specializzate, prima anche del Re d'Arabia! I conti tornano. Il Robin Hood di Arcore toglie ai poveri per dare ai ricchi, cioè a se stesso e i poveri diventano sempre più poveri e i ricchi divenatno sempre più ricchi. L'Italia non ha mai conosciuto una Grande Rivoluzione Sociale Liberale: mi fa piacere sognare che sia finalmente giunto il momento! La disfatta del Sultano Egoarca Autocrate Bertluskoni IV coinciderà, purtroppo, con la catastrofe dell'intero paese di "coglioni, imbecilli e farabutti" che si è fatto abbindolare per sedici anni dal Mago di Arcore. Tutti gli innocenti e gli oppositori ne pagheranno le spese: è il duro prezzo da pagare alla rinnovata liberazione nazionale ormai necessaria e improcrastinabile! "Odiare i mascalzoni è cosa nobile" (Quintiliano)

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