lunedì 17 maggio 2010
Ancora sulla vergogna del conflitto di interessi
"Alle TV un regalo da due miliardi. Tutti gli stati UE vendono le frequenze libere dal digitale terrestre. Unica eccezione: l'Italia che ha invece rinunciato al ricco busiless": così titola l'articolo a pagina 71 de L'Espresso n. 20 del 20 maggio 2010. Notizie gravissime che ormai si leggono soltanto sulle pagine dei pochissimi quotidiani e settimanali liberi dall'ipoteca del (super)Duce(tto) di Arcore che impazza sovrano, nonostante gli scandali, personali e politici, che lo investono da più di un anno e che avrebbero ammazzato e sotterrato chiunque altro. Tutti i governi della UE stanno vendendo - a caro prezzo, come si conviene - le frequenze con ricavi di 4 o 5 miliardi l'anno: indovinate perchè il se-dicente governo italiano (ovvero della minoranza degli italiani coglioni, imbecilli e farabutti che lo votano) non procede alla stessa ovvia vendita!? Berlusconi, capo del governo afd personam suam, regala a Berlusconi, padrone di Mediaraiset, le frequenze libere per ovvi ignobili motivi. Per poter ricevere il lauto dono, l'AGCOM di Corrado Calabrò, fidato sodale e diadoco del Mago di Arcore, sta dettando i requisiti necessari e sufficienti per intascare le opime frequenze senza sborsare il becco di un centesimo di euro! Il Sultano Grande Sacerdote della Religione del Partito del Popolo dell'Amore Berluskoni IV ci straguadagna come al solito, continuando ad arricchirsi pur essendo già uno degli ottimati plutocrati più gonfio di quattrini di tutto l'orbe terraqueo: gli italiani, no! La sua ricchezza, immorale, ostentata, pacchiana, provocatoria e prepotente è sempre più la nostra miseria e la nostra povertà. Il grande Marx l'aveva già affermato a metà del 1800: i poveri diventano sempre più poveri e i ricchi sempre più ricchi e poi ci sarebbe stata la rivoluzione, così preconizzava il filosofo di Treviri. Speriamo che avesse ragione! "Odiare i mascalzoni è cosa nobile" (Quintiliano)
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