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sabato 26 giugno 2010

L'ignobile censura dell'Autocrate

"CHI" taglia la rubrica della Bongiorno. La esponente finiana aveva assieme alla Hunziker uno spazio sul newsmagazine di Signorini...La rubrica non sarà più pubblicata non per decisione del direttore, ma per una scelta editoriale" (La Repubblica 26 giugno 2010). In un paese civile degno di questo nome una notizia bomba come questa farebbe tracollare ogni governo democratico degno di questo nome. La nostra autotelemediocrazia non è più uno stato di diritto da almeno 16 anni a partire dal primo (s)governo (?) Berlusconi del 1994: la madre e il padre di tutte le ignominie, schifezze e nefandezze immorali possibili è il tuttora perdurante, massacrante, schiacciante, incredibile, insostenibile, inaccetabile, amorale, immorale, cinico, baro, fetente dello sporco antidemocratico e ignobile conflitto di interessi dell'Egoarca di Arcore. La finiana Bongiorno, emerita giurista presidente della Commisione Giustizia del Parlamento è stata censurata selvaggiamente dal Caimano di Arcore che le ha tolto la parola e le ha messo definitivamente il bavaglio eliminandola di imperio dalla rubrica tenuta sul settimanale di proprietà dell'uomo (quasi) più ricco del mondo, il quinto prima addirittura del re dell'Arabia Saudita! Il capo del governo può farlo impunemente, anche se con mostruosa indelebile vergogna, perchè padrone e signore della carta stampata e delle televisioni, grazie alle quali mantiene un ferreo criminogeno criminoso controllo sulle teste decerebrate dei berluskoglioni, berluskimbecilli e berluskafarabutti che lo sostengono per deficenza mentale o correità personale. Usque tandem?

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