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venerdì 4 giugno 2010

Fondazione Craxi

Sapevo dell'esistenza della fondazione e immaginavo che fosse a carico della querula figliola Stefania, anima in pena consacrata al culto del padre (eterno?) in apologia mistica umanamente comprensibile, ancorchè insopportabile! Proprio in questi giorni di tagli selvaggi di enti inutili, scopro che la fondazione, non benemerita (ma immaginavo privata) non solo è pagata dai cittadini italiani incensurati e per bene, ma addirittura a nessuno dei berluskoglioni e berluskafarabutti è venuto lontanamente in mente di depennarla dai finanziamenti statali. Il cosiddetto se-dicente (s)governo Berluskoni deve tutto all'uomo di Hammamet, particolarmente la legge Craxi del 1986 con cui il Mago di Arcore iniziò la sua mirabolante carriera di padrone dell'etere televisivo. Il ducetto Bettino rimediò qualche decina di miliardi di lire dell'epoca e il (super)Duce(tto) di Arcore prese il volo verso la sua strabiliante non invidiabile carriera (oggi è il quinto uomo più ricco di tutto l'orbe terraqueo...)
Perchè i cittadini italiani che odiano il crimine e i criminali ("Odiare i mascalzoni è cosa nobile" Quintiliano) oltre il danno di avere avuto Craxi e Berlusconi come capi di governo, esiziali per la democrazia e la libertà del nostro paese, debbono sopportare anche la beffa di dover pagare una fondazione a suo nome? Cosa c'è da ricordare, in un pregiudicato pluricondannato in contumacia e morto latitante in Tunisia, grazie alla colpevole vigliacca copertura dello stato italiano e del despota tunisino messo al potere da Bettino che lo appoggiò e coprì nel colpo di stato che ancora lo vede a capo della Tunisia? Altro che damnatio memoriae: l'Italia di Berlusconi onora pluripregiudicati contumaci e latitanti e se ne fa anche un vanto alla faccia dei cittadini per bene. Viva "l'eroe Mangano"! (o no?)

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