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martedì 7 aprile 2009

Legalizzato lo stupro a Kabul!

Legalizzato lo stupro a Kabul!

1 aprile 2009, ma non è un pesce e per altro non sarebbe nemmeno affatto divertente: una nuova legge afgana autorizza effettivamente i mariti (quelli sciiti) a stuprare le mogli nel senso che devono fare sesso anche se non vogliono! In Italia è giustamente considerato uno dei reati più gravi, punito con severissime pene, come si conviene: chi sa se lo sanno e cosa ne pensano i nostri soldati a Kabul, che stanno lì per portare libertà e democrazia fra le valli e le montagne afgane da ben 8 anni (di guerra preventiva non dichiarata). Complimenti per l’ottima riuscita dell’operazione che ci costa un fracchio di soldoni, che non abbiamo nemmeno per dar da mangiare ai nostri poveri. Soprattutto questa guerra di pace e portatrice di grande civiltà, ha prodotto anche svariati morti fra i militari del nostro esercito e decine di migliaia di vittime civili, massacrate ancora oggi dai bombardamenti alleati...”La legge prevede inoltre che le donne non possano uscire di casa da sole o possano recarsi dal medico o cercare un lavoro solo con l’autorizzazione di un parente maschio. “E’ peggio che durante il regime dei Taliban” ha tuonato la senatrice Humaira Namati, una delle poche che si sono battute” (La Repubblica, 1/4/09) Le donne inoltre non possono cantare o suonare in pubblico e soltanto ed esclusivamente al padre – e in seconda battuta al nonno – è affidata la custodia e l’educazione dei figli. I diplomatici della missione ONU riconoscono che “Non possiamo intervenire sul processo democratico afgano se la legge è stata approvata secondo le regole” (sic!) Il sempre elegantissimo Grande Capo Quisling Karzai si è rifiutato di rispondere a ogni richiesta di chiarimento sulla legge. Inch Allah! Così vuole Dio e così sia! Amen!
P.S. – Apprendo da La Repubblica di oggi 5 aprile 2009 che le pressioni esercitate dalla NATO sull’arbiter elegantiarum Quisling Karzai lo hanno spinto a decidere che la legge filostupro non entrerà in vigore, fin quando non sarà riesaminata. Resta il fatto che se una afgana Hazara denunciasse il marito per stupro di fronte al consiglio del villaggio, probabilmente sarebbe punita dagli stessi giudici, se non ammazzata dal coniuge. I nostri soldati muoiono ammazzati per garantire queste oscene violenze criminali ed assassine. Aggiungo che “ un negoziato analogo concluso di recente nello Swat, provincia pakistana, ha prodotto questo: ora solo i maschi possono andare a scuola, una ragazza è stata fustigata in pubblico con 36 frustate perchè amoreggiava con il fidanzato. Ma di tutto questo l’occidente non si è accorto”. (La Repubblica, pag. 12, dom. 5/4/09)

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