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martedì 7 aprile 2009

Il (finto) pesce d'aprile di Berlusconi

“...ancora una volta Silvio Berlusconi ha battuto tutta la concorrenza mondiale, facendo credere a tutti che aveva convocato a casa sua un vertice di maggioranza per stendere il nuovo organigramma RAI, insediando sulla poltrona di comando di viale Mazzini il suo segretario generale e alla guida del TG più importante il suo dipendente più fedele, ovvero Maurizio Belpietro. Il bello è che i suoi avversari hanno abboccato subito, senza rendersi conto che un vero liberale come lui, già proprietario di tre reti e di tre TG, non metterebbe mai i suoi collaboratori nella stanza dei bottoni della TV pubblica. Giù il cappello, dunque, davanti allo scherzo perfetto. “ (Sebastiano Messina, La Repubblica 2/4/09, pag. 12)
Purtroppo non era un pesce d’aprile, magari! Infatti il PD definisce giustamente un orrore le nomine RAI decise nella casa privata del presidente del consiglio ad personam suam e denuncia l’oscuramento antidemocratico subito per colpa delle reti Media(rai)set all’Authority (per altro controllata da uomini designati dal duce arcoriano) che apre un dossier. I coglioni e imbecilli (come delicatamente li definisce il premier) che lo votano, applaudono il cattivo gusto e la boria sconfinata, immorale e amorale di regime. Ormai l’egoatra di Arcore galoppa a briglia sciolta esaltato dall’esercizio sfrenato del suo telepotere mediatico, autocratico, plutocratico, clerico (s)fascista, massonico (ricordate la condanna per le false dichiarazioni relative al possesso della sua tessera P2?). Sono sinceramente imbarazzato e fortemente preoccupato per i livelli di mala democrazia ormai raggiunti e imperanti. Resistere! Resistere! Resistere!

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