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giovedì 30 aprile 2009

La "sana laicità" del papa

Il 25 aprile il santo, sacro e sommo pontefice Joseph Ratzinger, già Hitler Jugend sullo scorcio della II guerra mondiale, afferma che l’inseganmento della religione cattolica nella scuola pubblica statale italiana non è “un’interferenza o una limitazione della libertà...(ma al contrario un esempio)...di quello spirito positivo di laicità che permette di promuovere una convivenza civile costruttiva...L’insegnamento della religione cattolica è parte integrante della storia della scuola italiana”.
Se la Repubblica Italiana fosse lo stato laico che dovrebbe essere e chiedesse allo stato della Città del Vaticano di nominare nelle sue scuole cattoliche insegnanti di non religione cattolica (altre religioni, storia delle religioni, laicismo, laicità, ateismo, agnosticismo, razionalismo...) pagati però dallo Stato della Città del Vaticano, il papa cosa ne penserebbe?
Eppure, in base al concordato clerico-fascista del 1929, confermato dal clerico-comunista articolo 7 della Costituzione del 1948 e aggravato dalla (contro)riforma clerico-socialista del 1984, preti, suore e cattolici DOC di chiara fede e sicura fiducia dei vescovi che li nominano sovranamente per l’insegnamento della religione cattolica, vengono purtroppo e tuttavia pagati dallo Stato Italiano che li nomina in ruolo al di fuori di ogni verifica di controllo, parametro di qualità e concorso e abilitazione professionale, strettamente richiesti a tutti gli altri docenti di qualsiasi altra materia si insegnamento.. Con l’aberrante aggravamento che se l’anno successivo il vescovo revoca la nomina, lo stato “laico” dovrà utilizzare il docente clericale cattolico per tutto il resto della sua carriera lavorativa di 40 anni per l’insegnamento di qualsiasi altra disciplina e materia di studio, a prescindere da qualsiasi qualificazione professionale e competenza specifica. E’ incredibile, ma vero con l’aggravante di una spesa mostruosa di centinaia e centinaia di miliardi di vecchie lire ogni anno per il solo pagamento degli stipendi di questi anomali e incredibili docenti che l’ineffabile ministra Gelmini si è ben guardata dallo sforbiciare, così come selvaggiamente s’è scatenata contro i maestri considerati troppo numerosi e quindi onerosi per il bilancio dello stato!
La stessa Chiesa ammette ormai da lungo tempo che i cattolici praticanti che possono definirsi e ritenersi tali rappresentano ormai un’esigua minoranza, che non rappresenta più del 30% dell’intera popolazione. Perchè allora la maggioranza del 70%, composta da non credenti, diversamente credenti, credenti in altre religioni, atei, agnostici e via laicamente elencando, deve pagare di tasca propria docenti cattolici che insegnano religione cattolica, che meglio e più giustamente potrebbero farlo in chiese, oratori e scuole private, pagati dai loro correligionari e dalla loro chiesa?
Domenica 26 aprile l’87% dei berlinesi ha bocciato con un referendum l’inserimento dell’insegnamento della religione cattolica alla pari con le altre discipline nelle scuole, dove per altro è comunque già presente come materia facoltativa in aggiunta all’orario curriculare: in Italia è addirittura vietato chiedere un referendum per l’abrogazione del concordato perchè non previsto dalle leggi vigenti!
(Ri)chiamo il papa a un dibattito libero e democratico sul concetto di “sano laicismo” e lo invito a (pre)occuparsi di spazi concettuali più consoni alla sua mentalità dogmatica per fede, formazione, cultura e obblighi professionali: il pontefice massimo è infallibile soltanto nelle materie religiose ex catedra e quindi non ci venga pure a insegnare cosa sia un “sano laicismo”. Evidentemente immagina che questo possa coincidere con l’obbligo di (cor)rispondere ossequiosamente ai suoi ordini che i suoi servi papalini si affrettano ad eseguire, trasformando e facendo coincidere ciò che la chiesa ritiene peccato con ciò che lo stato italiano zuavo vaticano trasforma in reato da sanzionare col codice penale! Così la mia vita personale individuale diventa indisponibile per me stesso, ma disponibilissima per chiunque altro (preti, medici, legislatori clericali...) visto che è un dono di dio e soltanto lui (e chi parla a e in suo nome) può disporne! Se questa è libertà e democrazia...
Resistere! Resistere! Resistere!

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