La giusta legge del contrappasso ha finalmente colpito in modo equanime e risarcitorio. Paolini, buffo puffo capelluto e occhialuto, da anni si è fatto carico e si è incaricato di “ravvivare” i servizi in diretta dei vari telegiornali di Mediaraiset, coi suoi interventi estemporanei e sbarazzini. Oggi, 9 marzo 2009, è riuscito a intrufolarsi nella diretta del TG 3 delle 14,30 e ha ripetuto per due o tre volte, l’affermazione catartica “Berlusconi coglione” prima che il collegamento venisse subitaneamente e provvidenzialmente (per B.) sospeso. Nessuno tuttavia, nel 2006, si era dato minimamente da fare per impedire a “Berlusconi coglione” di dare del “coglione” ai 30 milioni di cittadini italiani che non l’avrebbero votato nelle vicine elezioni politiche. I brogli massicci e osceni, indegnamente e oscenamente perpetrati a man bassa non gli permisero addirittura, per un’inezia, di vincere, facendogliele invece perdere per soli 24000 voti di scarto, sui milioni previsti a suo svantaggio da tutte le indagini demoscopiche fino all’apertura delle urne! Non contento di averci definito “coglioni”, ha poi recentemente rincarato anche la dose, appellandoci anche come “imbecilli” sempre per lo stesso motivo: chi non è con lui e per lui, è, ipso facto, sic et simpliciter, “coglione e imbecille”.
Oggi il grande simpatico saltimbanco futurista Paolini, gli ha reso finalmente la meritatissima pariglia e il doveroso pan per focaccia, rilanciandogli addosso il coglione che ci aveva gettato contro. Non gli hanno dato il tempo di aggiungere l’imbecille che pure si meritava: mi permetto perciò di regalarglielo io stesso, visto che giustizia distributiva e perequativa vuole che chi dà gratuitamente del coglione e dell’imbecille a qualcuno debba essere per sempre onorato con la medesima definizione ad honorem. Chi di coglione e di imbecille ferisce, di coglione e di imbecille perisce! Così sia!
Il coglione e imbecille capo del governo che dà del coglione e imbecille alla metà della popolazione che non lo vota – caso unico nella storia politica e dei rapporti fra autorità, istituzioni e cittadini di tutti i tempi e di tutti i paesi – è pur tuttavia presidente del consiglio dei ministri di questa disgraziata e scassatissima repubblica ben per la quarta volta in sedici anni. E’ proprio vero, metà della popolazione (quelli che lo hanno votato, lo votano e lo continueranno a votare) è proprio irrimediabilmente cogliona e imbecille! Glielo dice il suo stesso capo e quindi...Amen!
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