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mercoledì 27 novembre 2013

La caduta del Despota (3)

    27 novembre 2013, ore 16. L'Italia appesa al filo (?) della decadenza del Satrapo di (H)Ar(d)core attende col fiato sospeso (?) la sua cacciata ignominiosa dal Senato ( che mi piace  immaginare che lui viva come calci nel "culo floscio" - come dice la "signorina" Minetti -  dell'Autocrate Telemedioplutocraticomassonico).
    Alle 16 quattro gatti spelacchiati e infreddoliti di berluskoglioni e berluskimbecilli stazionano sbandati sotto le finestre dell'Egoarca, sventolando quattro bandiere ciascuno: i Gerarchi Sodali sbirciano dalle finestre padronali per conteggiare i miserabili, moltiplicandoli per quattro, sempre troppo pochi. Dei 300 bus annunciati in pompa magna in arrivo da tutta Italia (di comparse pagate e assoldate dai servi(tori) del gran Vizir) nemmeno l'ombra. Comunque un'infima minoranza di un'armata già grande (non mai grande armata), che si sta sbriciolando a vista d'occhio, con mio immenso particolare piacere.
    Stasera brinderò per festeggiare la decadenza e la caduta del Mostro Antidemocratico, nella speranza che possa essere - finalmente - l'inizio della fine per lui e i suoi sicofanti berluskafarabutti.
    Purtroppo le mani adunche del Grande Divoratore di democrazia e libertà, risucchiano nel buco nero della distruzione di ogni legalità e moralità, anche le speranze residue di questa Repubblica che stenta a rinascere dopo la dissoluzione dello Stato l'8 settembre 1943, massacrata dallo sfruttamento partitocratico e dalla sovversione berluskoniana.
    "Odiare i mascalzoni è cosa nobile" (Quintiliano"

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