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sabato 23 novembre 2013

I rantoli del Despota

    23 novembre 2013. Ormai soltanto 4 giorni mancano alla dichiarazione di decadenza dell'Egoarca Autotelemedioplutocraticomassonico dal seggio senatoriale e l'Autocrate diventa sempre più nervoso, in agitazione psicomotoria permanente e convulsiva, che non lo aiuta a comportamenti dignitosi e coerenti. Sta cianciando di scartoffie - lui li definisce documenti - che devono arrivare dagli USA per scagionarlo dal reato di frode fiscale per il  quale è stato condannato già da quattro mesi con sentenza definitiva passata in giudicato. La legge Severino, emanata proprio dal "Più Grande Capo di Governo degli Ultimi 150 anni" recita che il delinquente condannato come lui, decada IMMEDIATAMENTE dal seggio: dopo 120 giorni il suo "culo flaccido" di pietra rimane superattaccato alla poltrona, dalla quale sembra possibile separarlo soltanto la Grande Consolatrice!
    Il Mago della Brianza afferma pure di avere pronta l'arma segreta (?) che batterà Renzi: attendiamo curiosi e disgustati da questa faccia tosta di bronzo blefaroplastikatakalotrikofila, che ci perseguita da decenni e da vent'anni anche come politico ad personam  Cicero pro domo sua. L'incubo dell'onnipresenza del Piduista (tesera 1818) non finisce mai e ha distrutto la qualità stessa della nostra vita quotidiana. Attendiamo speranzosi e insieme disperati, lo sviluppo degli avvenimenti, speriamo deleteri a suo carico!
    "Non mi dimetto...Sono innocente...E' un golpe...Napolitano mi deve dare la grazia, perchè io ho la dignità di non chiederla": queste alcune delle amenità e insieme affermazioni gravissime che escono oggi dalla sua boccaccia, falsa, volgare e bugiarda, rivolta alle giovani comparse di Forza Italia, radunate per l'ennesimo spettacolo circense, senza voler minimamente offendere l'altissima arte del circo, che nulla ha a che fare con le sceneggiate di squallido livello che il Pifferaio Magico mette in scena da fin troppi decenni! 
    Il ventennio berluskoniano rimarrà a imperituro ricordo dell'infamità di comportamenti di un uomo e dei suoi servi berluskafarabutti più schifosi e repellenti, attraverso i quali sono stati manipolati i cervelli di berluskoglioni e berluskimbecilli, totalmente incapaci di intendere e di volere.
    "Odiare i mascalzoni è cosa nobile" (Quintiliano)












                                                                                                                                                                         


 

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