"...E' allora evidente che chiedere al papa di dimettersi o interrogarsi sulle sue possibili dimissioni equivale a chiedere al papa di sconfessare la sua fede, di rinunciare alla testimonianza, quella più dolorosa perchè infligge la sofferenza nel corpo stesso. Un corpo, lo ripetiamo, che, per un papa che ha fede, non è più suo, e tale quindi da non poterne più disporre, perchè appartiene alla sua fede..." (Umberto Galimberti, Cristianesimo, La religione dal cielo vuoto, 2012, pag. 167)
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