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martedì 26 febbraio 2013

24 e 25 febbraio 2013: la Catastrofe!

    Per Grillo i risultati elettorali certificano la morte addirittura della III Repubblica (io pensavo che non fosse ancora nemmeno nata). Per qualcun altro è la morte della II: comunque la si veda, il campo di battaglia è ricoperto di morti e feriti gravissimi.
    Tutti cercano di mettere fuori gioco l'unico vero vincitore Grillo, capo "carismatico" del primo partito (di maggioranaza relativa), che per altro non sembra nutrire voglie di governo, ma è sitibondo di voglia di (s)cacciare tutti gli altri. Questi ultimi si agitano scompostamente alla ricerca di un inciucio da attuare e praticare alla faccia, sulle spalle e sulla pelle degli italiani: quelli che avrebbero il diritto al rispetto della loro intelligenza e  al buon governo della cosa pubblica, perchè da sempre contro e  contrari a berluskoglioni, berluskimbecilli, berluskafarabutti, berluskincapacidimente, berluskanonlavantesi, berluskapuzzolenti e berluskaforforafori e loro beoti alleati, sicofanti e servi(totri).
    Il buon (?) Bersani, in amara solitudine confessa:" Non siamo stati all'altezza della crisi". Alla buon'ora: fatto è che non sono all'altezza dal 1994, quando sarebbe stato sufficiente applicare e fare applicare la legge elettorale del 1957 che all'articolo 10 recitava (e recita):" Sono vietati incarichi politici ai concessionari di licenze governastive". Tutto il resto sono chiacchiere, bubbole, fregnacce, cazzate, stronzate, stupidaggini, pinzillacchere, amenità, inciuciate, utilizzate dal Padrone delle Ferriere Autotelemedioplutocraticomassoniche per unificare potere economico, potere mediatico e potere politico al fine di asservire una nazione intera agli interessi particolari di uno solo e dei suoi pretoriani coi risultati che soltanto i suoi teleplagiati non riescono a vedere nella loro gravità inaudita ed eccezionale.
    La Borsa di Milano crolla di 5 punti, lo spread schizza verso i 400 (da 250) e via catastrofando...
    E' la fine: si profila un nuovo più tragico 8 settembre 1943 che ratificherà la morte definitiva di questa disgraziata ma colpevole nazione.

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