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lunedì 25 febbraio 2013

Israele continua ad assassinare i palestinesi

     Arafat  Jaradat, benzinaio palestinese di 35 anni, sposato con due figli, è stato assassinato nel carcere speciale di Megiddo, dove era recluso per aver lanciato pietre contro una pattuglia dell'esercito israeliano. Lo stato nazi(onalsociali)sta di Israele afferma che le costole rotte evidenziate dall'autopsia sono il risultato dei tentativi di rianimazione messi in atto per contrastare inutilmente un infarto: incredibile! La tensione sale nei Territori Occupati dall'esercito dello stato imperialista, colonialista, espansionista, militarista, guerrafondaio, teocratico, razzista (ebraico?) di Israele. La sua criminale politica genocidaria continua imperterrita e impunita, in contrasto coi dettami più elementari di ogni legalità interna e internazionale e di ogni etica personale e collettiva. Usque tandem?
    25 febbraio 2013. Funerali da eroe per l'eroe Arafat: la Palestina occupata protesta in massa. L'ONU vuole un'inchiesta internazionale sulle cause della morte che i legali palestinesi confermano provocata da "torure estreme". No comment.

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