martedì 1 febbraio 2011
"Mubarak servo dei sionisti"
Così gli stessi Egiziani scrivono sui muri del "loro" (ex?) dittatore collaborazionista filoisraeliano. Il capo del governo nazisionista usraeliano comincia a preoccuparsi di perdere un fedele servitore, al momento più fortunato del predecessore Sadat che, per le stesse "colpe", fu addirittura ammazzato nel 1981. Il nazi(onalsociali)smo sionista israeliano tanto ha tirato la corda (del cappio che stramgola il popolo palestinese da 63 anni) che ormai non regge più. Per questo genocidi e crimini contro l'umanità (palestinese), si susseguono ormai come prassi quotidiana, accettata e spacciata da giusto mezzo per garantire il fine della sopravvivenza dello stato canaglia e terrorista di usraele. E Netanyau comincia a diffidare anche di Obama: non c'è limite alla follia umana!
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