venerdì 4 febbraio 2011
L'ignobile abominevole TG1
2 febbraio 2011. L'odierno TG1 delle ore 20 - arma mediatica di massa di azzeramento e decerebrazione delle facoltà raziocinanti degli esseri umani, ancora non ridotti a zombi berluskoglionizzati - ha colpito ancora. Nel mondo virtuale di Fintonialand e Fantasiland, costruito e costituito sui e dai mendaci inverecondi del Grande Bugiardo, magistralmente appoggiato da servi e servitori organizzati in falange macedone e testuggine romana all'attacco delle residue possibilità e capacità di raziocinio residuo dei cittadini italiani, tutto è possibile. Siamo passati ormai dalle bugie alle panzane e alle balle dimensionate sulla vergognosa capacità del (super)duce(tto) di Arcore di sparale sempre più grosse a eassurde, in modo che si possano reggere su se stesse, così come il barone di Munchausen si sosteneva da solo, tirandosi in alto sui suoi stessi capelli! Vedere e sentire per credere (esonerati berluskoglioni, berluskimbecilli e berluskafarabutti, per loro ormai è inutile ogni tentativo): il (finto) giornalista minzoliniano - addestrato servilmente dal direttorissimo Scodinzolini a fare da ottima spalla di utile idiota al caimano vociante ormai in balia delle sue coazioni a ripetere e distruggere - porta atermine il suo compito repellente. Si deve far credere che ci sia un'intervista al capo del governo, mentre invece va in onda una vergognosa messa in scena che permette al Pifferaio magico di (H)Ar(d)core di ripetere goebelsianamente la filastrocca dei comunisti cattivi che impediscono il varo delle Grandi Riforme ormai alla Porta (a Porta). Nessuno si vergogna più di tanto e nessuno scende in piazza per cacciare a calci in culo un governo che si permette di turlupinare i suoi cittadini, trattandoli da berluskopglioni e berluskimbecilli quali sono (stati ridotti). Prego i sopravvissuti del e dal Regime del grande Fratello Orwelliano di (ri)guardare il pezzo (TG1 ore 20 del 2 febbraio 2011), magistrale nella sua delinquenza primordiale e naturale da regime dittatoriale blasfemo e antidemocratico. Nemmeno nella Russia sovietica stalinista e brezneviana radio e televisione possono essere scesi a lordure di così infimo livello! Simili spettacoli sono la testimonianza dell'irreparabile ormai avvenuto: sarà possibile un recupero? E se non ora, quando? E se non noi, chi?
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