12 febbraio 2011. Ferrara pontifica ignobilmente nella sua indecente manifestazione milanese "In mutande, ma vivi" in uno scemario di mutande - speriamo almeno pulite - stese dietro le sue spalle. Se lui e is uoi accoliti berluskoniani sono "in mutande ma vivi" significa che noi, antiberluskoniani, siamo "senza mutande, ma morti"? Ma che cazzo significa? Attendiamo spiegazioni plausibili, se ce ne sono, ma ne dubito. Ormasi servi e servitori del Despota Sultanesco affogano - e fanno affogare l'Italia - nella psicopatologia di elucubrazioni immorali e insostenibili, alle quali non conviene nemmeno perdere il tempo di una risposta. Il malefico e diabolico Ferrara ci definisce neo puritani, giacobini e moralisti: vuol dire che loro sono puttanieri, reazionari e immorali e amorali. La depravazione etica, civile, sociale e politica che divora figuri ex bolscevichi come l'ex comunista ed ex ministro di B.Ferrara, è garanzia, di per se stessa, di corretteza e coerenza degli antiberluskoniani. Lasciamo i luciferini Ferrara, Larussa, Santanchè e compagnia cantando e contando, alle loro deliranti visioni e sconce farneticazioni: ormai solo psichiatri e neurologi potrebbero e dovrebbero curare menti malate, devastate dall'odio antidemocratico. Sempre più "Odiare i mascalzoni è cosa nobile" come ci ha insegnato il grande Quintiliano...
P.S. - Ci conforta vedere l'esiguità dei quattro gatti vecchi e bacucchi che hanno seguito - a mò di gregge obbediente - il Pastore Diabolico. I pochissimi partecipanti pare addirittura che siano stati pagati dal Vecchio Porco, in quanto figuranti di Mediaraiset. Per quanto tempo ancora il Despota Sultanesco Sua Emittenza Berluskoni IV riuscirà a foderare di prosciutto virtuale gli occhi dei berluskoglioni decerebrati e lobotomizzati che, unici, possono continuare a credere alle cazzate del loro Mago e Pifferaio Magico di (H)Ar(d)core? Se non ora, quando? E se non noi, chi?
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