lunedì 21 febbraio 2011
La Libia di Gheddafi e Berluskoni
Dopo giorni di lotta contro il despota che tiranneggia da ben 42 anni il popolo libico e che ha prodotto finora centinaia di morti, la controfigura italiana del Matto Criminale di Tripoli dichiara di non avergli telefonato per non disturbarlo (?). Il governo berluskoniano ha stipulato patti drammatici di allenza tragica col duce(tto) beduino, tutta ai nostri danni nonostante i - nostri di contribuenti - miliardi infiniti, elargiti senza ritegno e vergogna, a fronte della politica antinazionale perpetrata da sempre dal despota africano. L'ectoplasma del sedicente ministro degli esteri ad personam Frattini, mugugna incomprensibili e immorali tentativi di difesa dell'autocratico colonnello, il cui figlio minaccia sfracelli ai danni del (suo?) popolo che chiede libertà e giustizia, da 42 anni conculcate e negate! I patti ignobili di servaggio che legano supinamente Berluskoni a Gheddafi per oscuri interessi mai chiariti del Califfo di (H)ar(d)core, prostituiscono l'Italia a livelli di inciviltà mai raggiunti nel passato. Che il popolo italiano prenda esempio dal generoso e valoroso popolo libico e si liberi, una volta per tutte, da un giogo che non merita e non più sopportabile!
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