4 febbraio 2011. Il Caimano prosegue senza soste, incessante e infaticabile, l'operoso lavorio di sistematico infangamento e scientifico sputtanamento del(l'ex) buon nome dell'Italia, già "Repubblica Democratica fondata sul lavoro" (come la definirono orgogliosamente i Padri Costituenti), oggi ormai soltanto squallida repubblica berluskoniana, papalina, vaticana, zuava, pontificia, fondata sul lavoro di puttane anche minorenni e parenti di Mubarak (?), mignottocrazia di nome e di fatto, secondo la geniale, icastica definizione dell'onorevole (?) Guzzanti.
Oggi in visita ufficiale a Bruxelles quale "indiscutibile politico europeo" (se lodice da solo...) il capintesta della repubblica delle banane del bunga bunga (nonchè anche capo del governo a tempo perso), ha osato definire il nostro paese "repubblica giudiziaria commissariata dalle procure" (sic!). E nessuno lo (vuole) caccia(re) via - e/o è in grado di cacciarlo via - come minimo a calci in culo. Mussolini lo ammazzarono peggio di un cane ( e con lui la sua giovane amante, colpevole di cosa?) e lo attaccarono per le gambe (insieme all'amante) ad un gancio di un piazzale di un distributore di benzina, per farlo vedere bene a tutti. Più dei calci in culo, sarebbe quindi auspicabile l'etica superiore di un'analoga pedagogica "macelleria messicana" come sanzione vituperata e vituperabile di turpitudini senza limite e - finora -senza pena?
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