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martedì 28 ottobre 2008

"Di Pietro è un uomo malvagio"

Che il Blefaroplasticatokalotricofilo padrone di Mediaset (e molto altro) e quindi capo del suo governo ad personam definisca così Di Pietro è per ciò stesso la migliore certificazione della sua bontà: la malvagità così espressa dal duce di Arcore è la massima garanzia della validità del pensiero e del valore dell’azione di Di Pietro. Se il contadino molisano è definito malvagio dall’imperatore arcoriano, io definisco malvagio il superducetto di Arcore e ottimo il coltivatore diretto di Bisaccia. Il capo del governo ad personam suam è ormai fuori autocontrollo: consiglia l’opposizione al riposo, toglie l’ICI ai ricchi per toglierla a se stesso, invita i suoi compari industriali a non comprare pubblicità dalla RAI perchè è triste. Il suo ministro alle finanze ad personam ha la geniale idea di aumentare le tasse a banche e petrolieri, che in tempo reale, come era ovviamente scontato, le scaricano sui clienti, aumentando i prezzi e facendosi dare aiuti di stato (e cioè soldi nostri di contribuenti poveri, gli unici che pagano le tasse) come nel caso delle banche: il geniale ministro tremonti l’ha giustamente definita Robin Tax, nel senso che toglie ai poveri per dare ai ricchi! I coglioni che hanno votato il mago di Arcore si dimenticano che i soldi nostri il premier li da a se stesso, visto che è proprietario della banca mediolanum e la figliola Marina è vicepresidente di mediobanca. Pinocchio dice che l’immondizia in Campania non c’è più, ma in realtà è sparita soltanto dagli schermi delle telvisioni e dalle pagine dei giornali, sua diretta e personale proprietà privata (e/o da lui controllati politicamente e/o da lui condizionati economicamente). Regala la parte valida di Alitalia ai colleghi e d amici imprenditori e ci fa pagare miliardi scaricando il fallimento de facto della ex Compagnia di bandiera sulle nostre tasche prosciugate ed esauste. Può letteralmente rubare, stuprare e ammazzare senza nemmeno il rischio di essere processato perchè il lodo Alfano (minsitro della giustizia ad personam suam, già suo segretario personale) lo esenta dal pericolo di essere giudicato. Definisce il maggiore partito dell’opposizione, non democratico ma “delle frottole e delle calunnie” mentre, sbugiardato dai fatti, nega l’enormità delle masse che hanno riempito il Circo massimo e strade adiacenti nella grandiosa manifestazione popolare di Roma del 25 ottobre.
La politica del disprezzo del premier ben si collega alle dichiarazioni dell’attore Viggo Mortensen rilasciata alla festa del cinema di Roma del 26 ottobre:” Il nazismo in Germania, la dittatura dei generali in Brasile e Argentina, gli otto anni di Bush in America e Berlusconi in Italia: sono tutte facce della stessa medaglia, il potere senza freni, che per sopravvivere divide et impera, sfruttando paura e paranoia del popolo”.

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