La chiesa cattolica, apostolica, ecumenica, romana è un’istituzione assolutamente inaffidabile e pervicacemente contraddittoria. Oggi 14 ottobre i vescovi – cittadini italiani – della C.E.I. (Conferenza episcopale italiana) ulteriormente e apoditticamente ci confermano il loro dogma :” La vita umana è un bene inviolabile e indisponibile”. Allora perché, finchè hanno potuto, hanno continuato ad assassinare buoni cristiani come Giovanna D’Arco (oggi santificata dalla stessa chiesa che la mandò al rogo come strega eretica), come il frate Giordano Bruno, il frate Gerolamo savonarola, frà Dolcino e milioni di cristiani, definiti eretici e mandati al macello nei modi più ignobili e strazianti? Perché, ancora oggi, cappellani militari pretendono lo stipendio da uno stato (che dovrebbe essere laico e di diritto per definizione) che li paga per benedire soldati che vanno ad ammazzare altri esseri umani, creature di dio “…la cui vita…è un bene inviolabile e indisponibile…”? Attendo spiegazioni che purtroppo non verranno. Intanto la chiesa cattolica apostolica ecumenica romana, utilizzando ignobilmente il principio dell’inviolabilità e indisponibilità della vita umana , si appropria di essa, impedendo ai suoi legittimi proprietari di esercitare i diritti conseguenti.
E’ vero, la vita umana è un bene inviolabile e indisponibile: ma da chi e per chi? E’ inviolabile da tutti, ad eccezione dell’unica persona autorizzata a decidere della propria esistenza e cioè ognuno di noi per se stesso, in scienza e coscienza dei propri diritti e dei propri doveri. E’ indisponibile a tutti, ad eccezione dell’unico che può disporne a piacimento e cioè ognuno di noi per se stesso. “Il diritto alla disponibilità del proprio corpo” è stato teorizzato da Costantino Mortati fin dal 1961! E il diritto al rifiuto di cure ormai largamente e ripetutamente esercitato dimostra – contrariamente alle plateali bugie della chiesa – che il bene della vita è disponibilissimo e nella piena disponibilità di ogni persona adulta e consapevole. Nessuno può imporre la prigionia della sofferenza, nemmeno dio, se esistesse. (Il dolore e la Politica, Boraschi/Mannoni)
Se i cattolici apostolici ecumenici romani intendono rinunciare al proprio diritto di vivere e/o morie, conferendolo a preti, vescovi, cardinali e papi che possono esercitarlo a loro danno secondo la propria volontà spacciata per quella di dio, non si comprende perché questo comportamento autocratico, dogmatico, antidemocratico, retrogrado, reazionario, oscurantista, antipedagogico debba essere imposto anche a chi non ha mai ri-conosciuto alla chiesa alcun diritto di intromissione nella sfera più intima e privata della propria vita e della propria esistenza. Il peggio del peggio del Medio Evo (oscurantismo, superstizione, ignoranza e negazione di ogni forma di libera espressione del pensiero) sta ri-nascendo rigoglioso e vergognoso, ri-proposto da un papa tedesco, forte dell’esperienza da Hitler Jugend vissuta nella sua giovane età!
Insomma la vita è un dono di dio e quindi solo lui può togliercela: così insegna e impone la chiesa cattolica a, in e nel nome e per conto del suo dio generoso e misericordioso. Quando però la nostra esistenza diventa un calvario a senso unico di atroci sofferenze, di ineliminabili dolori, di attesa angosciosa della morte a senso unico, la chiesa insiste nel confermarci che la nostra vita è indisponibile a noi stessi. Tutti hanno diritto di disporne a piacimento, meno che gli unici autentici genuini veraci titolari e cioè soltanto noi stessi, ognuno per sé medesimo. Allora perché la chiesa insiste nel pretendere di far decidere tutti meno che il sottoscritto, in merito alla cessazione della propria esistenza, qualora mi fossi convinto che non valga proprio più assolutamente la pena di viverla e di essere vissuta? E allora forza a battere la grancassa del dio che te l’ha data e che solo lui può togliertela (ma a me che sono ateo e quindi non riconosco nemmeno l’esistenza di un dio, chi può convincermi e/o costringermi)? E preti, suore, vescovi, cardinali e papi che pretendono di decidere per te in nome del loro dio inesistente sparano le cannonate che ritengono necessarie. Alla fine il cardinale Dionigi Tettamanzi, convinto pure lui di non potere per questa via convincere nessuno afferma :” Lasciamo che siano i medici a decidere”. Insomma, tutti hanno il diritto di decidere della mia vita sulla mia pelle, meno il sottoscritto che, invece, a mio insindacabile giudizio e indiscutibile parere, è l’unico a possedere i titoli legali, morali, giuridici, sociali e civili adeguati all’enormità della scelta di assoluta libertà e di totale civiltà. Deve cessare l’ignobile pretesa di appropriarsi della vita altrui con la violenza dell’ideologia dogmatica, fosse pure spacciata per religione, e della prepotenza fisica dell’imposizione di cure non richieste e rifiutate. Il cittadino adulto e vaccinato o chi, a suo nome e per suo conto, ne fa le veci ha il sacrosanto diritto di decidere personalmente, lui stesso e soltanto lui (e/o chi da lui designato) di vivere e/o morire. Si ritirino i preti nelle loro chiese, si autoeliminino i medici con l’impotenza delle loro ipocrite e servili obiezioni di coscienza e non pretendano di imporre a nessuno i dettami della loro religione privata, che vale solo per chi ci crede e la professa e non può né deve essere usata come una clava preistorica per negare ai nemici il diritto alla propria vita e alla propria morte.
Se un dio c’è, o è maligno o è impotente. Di fronte al Male del dolore e dell’atrocità della sofferenza degli innocenti nel mondo, un dio buono e onnipotente sarebbe intervenuto a priori. Se ancora non l’ha fatto, forse è buono, ma non è onnipotente. Se fosse invece onnipotente, per ciò stesso si manifesterebbe come un dio cattivo o addirittura maligno e perfido: nella migliore delle ipotesi, del tutto indifferente alle sofferenze umane, visto che, pur potendole evitare, non lo fa! E di un dio maligno e impotente non sappiamo proprio cosa farcene: lo ami perciò chi può e vuole, travolto dal suo delirio psicopatologico di sadomasochismo disumano e bestiale. Così vuole dio e così sia.
Proprio oggi 16 ottobre infine il papa afferma anche che:” La scienza moderna a volte segue solo il facile guadagno e tenta di sostituirsi al Creatore con arroganza, senza essere in grado di elaborare principi etici, mettendo in grave pericolo la stessa umanità”. “Il papa prima di parlare dovrebbe pensarci due volte” gli risponde di rimando la grande astronoma Margherita Hack. E anche Carlo Bernardini, fisico alla Sapienza, ribatte:” Il papa che incassa l’8 per mille non può parlare di soldi a noi, che in questi giorni lottiamo per non fare annegare l’università…Le affermazioni del papa rasentano l’incredibile…”. Mi limito a non aggiungere altro perché l’enormità delle dichiarazioni papaline si condanna da sola (e/o almeno voglio sperarlo).
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