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venerdì 29 aprile 2011

"Siamo aperti a tutte le famiglie"

Così i cartelloni pubblicitari di Ikea, con due uomini che si tengono per mano in attesa di acquisti. In un paese normale e civile Ikea riceverebbe le congratulazioni di tutti: nell'Italia berluskoniana ridotta dal (super)duce(tto) di (H)Ar(d)core a subalterna provincia papalina zuava pontificia vaticana talebana dello Stato della Città del Vaticano, NO!
Il sottosegretario Giovanardi (ci fa o ci è?) ad personam si scatena contro Ikea, contestandole il diritto di parlare in modo anticostituzionale di famiglia in mancanza di un maschio e di una femmina. Solo un maschio e una femmina, consacrati all'indissolubilità dalla Chiesa Cristianista Cattolicista Ecumenista Apostolicista Romanista costituiscono una vera costituzioanle famiglia: due maschi - che schifo! - proprio no! "...Ministro Giovanardi, da quale caverna viene fuori? Altro che cristianesimo! Altro che esegesi da costituzionalista! Queste sono ossessioni fisiche da malato..." (La Repubblica 24 aprile 2011, Se i gay scandalizzano il governo, Francesco Merlo)
Quindi le mie due cattolicissime credentissime zie che hanno convissuto per tutta la loro lunghissima esistenza non costituivano famiglia? E adesso che una è morta, l'altra non costituisce famiglia? E mio padre che è vissuto fino alla morte con mia sorella non costituiva familgia?
Il buio pesto della notte profonda dell'intolleranza e del fanatismo becero e criminale e criminoso e criminogeno di stampo berluskoniano opprime ormai tutto e tutti, grazie alla beata (?) condiscendenza di berluskoglioni, berluskimbecilli e berluskafarabutti! Amen!

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