"Berlusconi attacca Fini: Patto coi magistrati. La replica: senza vergogna." (La Repubblica, 18 aprile 2011). Ormai il capo del governo può accusare impunemente il presidente del parlamento di connivenza e patti scellerati con magistrati per sovvertire lo stato democratico attacando il capo del governo e...tutto resta come prima. Nessuno denuncia nessuno per i reati (eventuali) commessi, salvo il povero buon Di Pietro, l'unico che ancora (per dovere d'ufficio?) ricorre ai magistrati nelle forme dovute, necessarie (e non sufficienti?) aconfermare lo stato di diritto.
Mala tempora currunt! "Odiare i mascalzoni è cosa nobile" (Quintiliano)
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