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mercoledì 6 aprile 2011

La democratura di berluskoni

Rimando all'ottimo articolo di Massimo Giannini su La Repubblica del 24 marzo 2011. "Ciò che è accaduto ieri al Quirinale - la nomina a ministro dell'inquisito Romano, uno della lega dei "responsabili" (?) per concorso esterno in associazione mafiosa - è la prova insieme della debolezza e della sfrontatezza del presidente del consiglio". Quella di (tentare di) nominare al rango di ministri personaggi al di sotto di ogni sospetto e di ogni moralità e credibilità possibili, è una lunga e antica tradizione del Sultano di (H)Ar(d)core! Cominciò con Previti - sotto inchiesta e poi condannato a 6 anni per corruzione della magistratura pro Cicero/Berluskoni pro domo sua - stoppato da Scalfaro che riuscì soltanto a sppostarlo dalla Giustizia - era decisamente troppo! - alla Difesa - ed era pur sempre e comunque troppo! L'ultimo esempio di nefandezza antistituzionale, immorale e anticostituzionale è la vicenda del nominato ministro Brancher, uomo Mediaset, nominato nel giugno 2010 soltanto per salvarlo dalla condanna di un processo in arrivo. Il ministro del niente fu travolto dalla sua ben condivisa ignominia e fortunatamente condannato agli anni di galera dovuti (mai scontati comunque, perchè nell'Italia berluskoniana gli incensurati hanno un abbuono di prigione fino a 4 anni!) Il gruppo dei responsabili/traditori che hanno slavato il governo dalla catastrofe attesa del 14 dicembre 2010, transumanzandovi in folto gregge in attesa della riconoscenza attesa e dovuta, fanno adesso pagare pegno all'Impotente Oligarca Demoplutocraticomassonico Autotelemediatico che deve asoggettarsi al dazio dovuto. Fra i responsabili all'amatriciana un tanto al chilo e papi-girls-prostitute-minorenni alla Ruby/nipote di Mubarak, il Sultano di (H)Ar(d)core si inabissa sempre più nei flutti merdosi delle sue malefatte, rimanendo integro solo agli occhi foderati di prosciutto verace PdL dei decerebrati berluskoglioni e berluskimbecilli.

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