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martedì 19 marzo 2013

Il primate anglicano ipernazionalista, colonialista e razzista.

    Tutte le autorità del mondo intero  arrivano a Roma, per l'intronizzazione di papa Francesco, il 19 marzo. Tutti, tranne il primate anglicano britannico che non verrà, in contrasto col papa argentino per la vicenda delle isole Malvinas (così per gli argentini), occupate dalla G. Bretagna col nome di Falkland. Prendiamo atto che il primate della chiesa anglicana si autoriduce a chiudersi nel suo becero nazionalismo, prepotente e vetero ottocentesco, non facendo onore nè alla sua intelligenza, nè al suo paese, per altro ignobile potenza coloniale.
    Non è invece accettabile che voglia appiattire e ridurre papa Francesco alla sua nazione di appartenenza, l'Argentina, che tentò, inutilmente, nel 1982, di recuperare una parte geografica della nazione con una guerra impari, persa fatalmente per la (pre)potenza anglosassone, appoggiata e foraggiata dagli USA, coloniali e antilatinoamericani.
    Papa Francesco è Pontefice planetario di una religione che si definisce romana, ecumenica e cattolica, cioè universale: perchè l'ottusità dell'anglicano-britannico lo riduce alla sua nazionalità argentina di origine? Non è unico il dio dell'anglicano e del papa cattolico? Esiste un dio britannico e uno italo/argentino? La religione anglicana ha dimostrato così tutta la sua meschinità, ottusità e piccineria. Amen!

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