15 marzo 2013. Come un coacervo sfiatato di servi(tori) ubriachi, come un disco rotto, gracchiante e monotono che ripete meccanicamente lo stesso ritornello stridente, il premiato duetto Ghedini Ma Va' La' e Longo, (al mattino in tribunale capi delle decine di avvocati al servizio del Sovrano Pantocrator Egoarca Autocrate e Sultano di (H)Ar(d)core, nonchè deputati al pomeriggio per modificare le leggi, trasformandole in ad personam ed utilizzarle la mattina dopo in tribunale) fanno ricorso all'ultima (?) arma disponibile prima del verdetto in arrivo per e contro l'imputato Berluskoni.
La mossa non è originale, anzi stantia e ripetitiva fino alla nausea, ma il copione è collaudato e alla fine dal loro cilindro di prestidigitatori al soldo del Padrone delle Ferriere Autotelemedioplutocraticomassoniche non può che uscire anche il coniglio ormai decomposto del tentativo della legittima suspicione con richiesta di spostamento dei processi in corso da Milano a Brescia!
"C'è un clima ostile" gridano all'unisono il Gatto e la Volpe, nel disperato tentativo di procrastinare le imminenti sentenze di giusta condanna del loro assistito, nonchè doppio datore di lavoro politico e professionale. E' vero: duecento deputati compatti in fitta schiera hanno marciato contro il Palazzo di Giustizia di Milano, invadendone le aule per affermare il "diritto democratico" del loro Despota a non farsi processare, mai e per nessun motivo! Il clima è decisamente ostile ai Giudici e alla Giustizia. Per questo, tuttavia, non bisogna certo spostare i processi da Milano a Brescia, ma eliminare dalla scena politica farabutti, sovversivi, agitatori, eversivi, insurrezionalisti e industriali in plateale inammissibile conflitto di interessi, come prevede, dal lontano 1957, la legge 361 del 30 marzo.
Attendiamo i drammatici sviluppi. Amen!
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