"...Non è facile lavorare soltanto in virtù di una sentenza della magistratura, dentro un'azienda di servi che ti fanno la guerriglia ogni giorno, arrivando al grottesco dispetto di non pagare i collaboratori. A proposito, s'intende che Travaglio e Vauro otterranno dal tribunale quanto spetta loro e probabilmente molto di più. Tanto, come nel caso delle multe al notiziario Luce di Minzolini, pagano i cittadini...Il punto centrale è che la RAI, come servizio pubblico, non esiste più. Per tanti anni abbiamo scritto della necessità di una riforma televisiva che smontasse il duopolio, a partire dalla privatizzazione di due reti RAI. La politica ha preferito fare le bicamerali e i patti delle crostate. Il risultato è che due reti RAI sono state nei fatti privatizzate al padrone di Mediaset. Ma le manteniamo ancora tutti noi." (Curzio Maltese, La Repubblica 7 giugno 2011)
L'intervento si riferisce all'allontanamento dalla RAI di Michele San Toro che dopo dieci anni di guerra, editti bulgari e censure scatenate contro di lui dal padrone delle ferriere telemediocratiche, anche capo del governo - incredibile! - è costretto ad abbandonare l'azienda a cui dava lustro ed entrate concrete grazie alla pubblicità richiamata dal suo programma di punta.
Questa è l'ignobile, vomitosa, riprovevole, ripugnante, schifosa, repellente, immorale, padronale, criminosa, criminogena, criminale, reietta Italia di Berluskoni che, da uomini liberi, ci auguriamo stia giungendo - finalmente - al suo termine definitivo!
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