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lunedì 2 maggio 2011

"Mai leggi anticristiane"

Chi lo dice? Il cristianissimo cristianista pluridivorziato, frequantatore di minorenni (anche di limitate virtù), utilizzatore finale di prostitute, Gran Bugiardo baciatore di mani e insieme bombardiere di capi islamici. "La politica e parlo naturalmente della politica italiana, può introdurre nel proprio ordinamento giuridico delle norme che non siano in contrasto con quelli che sono i valori fondamentali della tradizione cristiana".
Si resta senza fiato, anche se le affermazioni - gravissime - sono scivolate nell'indifferenza generale, salvo le proteste d'ufficio di un'0opposizione sempre più addomesticata e inciuciona, con l'eccezione solitaria del buon Di Pietro che stenta a reggere il fronte in solitaria...
Da oggi ci possiamo aspettare l'eliminazione del divorzio e dell'aborto, una legge che riconosca ai farmacisti il diritto di NON vendere anticoncezionali e pillola del giorno dopo e via sconquassando nel rispetto dei "valori della religione cristiana"...
E' urgentemente necessario spiegare al Sultano Blefaroplstikato e Kalotrikofilo che in uno stato di diritto le leggi devono essere valide per tutti i cittadini, senza distinzione di censo, sesso, Religione ecc. come recita il fondamentale articolo 3 sull'uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge. Non ne esistono di più uguali o, meglio, non dovrebbero esisterne: purtroppo l'esempio nefasto del cittadino Berluskoni che non si fa processare, rivendicando il diritto di farlo, alla faccia del principio basilare di uguaglianza, è esiziale per ogni democrazia di uno stato di diritto degno di questo nome. Usque tandem? "Odiare i mascalzoni è cosa nobile" (Quintiliano)

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