Visualizzazioni totali

lunedì 23 maggio 2011

Berlusconi bielorusso

20 maggio 2011. Oggi nuovo affondo espropriativo dei mezzi di distrazione di massa attraverso l'occupazione militare delle TV con interventi chilometrici dell'Egoarca su (quasi) tutti i TG pubblici (si fa per dire) e suoi personali privati: TG1, TG2; TG4, TG5; Studio Aperto; radio RAI 1, 2, 3 e varie. Solita tiritera della ripetizione ossessiva dello spauracchio del pericolo comunista a reti unificate come da autospartito da Minculpop. Il Dittatore dichiara testualmente:" Sono turbato nel vedere le bandiere rosse con la falce e martello a Milano". Anche io sono turbato nel vedere questo pseudo capo del governo in (in)azione!
Bersani afferma:" Non siamo in Bielorussia". Ha ragione, nel senso che i sudditi di Lukascenko - che il ministro della Difesa La Russa ad personam non sa letteralmente chi sia, come si è acclarato pubblicamente durante la trasmissione di Ballarò - hanno più libertà di noi! Il loro dittatore infatti controlla dispoticamente la televisione statale come il nostro, ma non è anche proprietario e padrone dell'altra metà del sistema televisivo privato come il nostro!
A D'Alema, Veltr(usc)oni, Bersani e c. dico che non si possono chiudere i buoi dentro la stalla quando li si è lasciati uscire già da lungo tempo. Spettacolo indecoroso da Basso Impero: l'unica speranza è che stiamo vivendo - forse - gli ultimi giorni di Pompei. Lo sapremo presto, inch Allah! Le bottiglie di champagne sono pronte, ben fredde, in frigorifero da molto tempo...

Nessun commento: