20 maggio 2011. Oggi nuovo affondo espropriativo dei mezzi di distrazione di massa attraverso l'occupazione militare delle TV con interventi chilometrici dell'Egoarca su (quasi) tutti i TG pubblici (si fa per dire) e suoi personali privati: TG1, TG2; TG4, TG5; Studio Aperto; radio RAI 1, 2, 3 e varie. Solita tiritera della ripetizione ossessiva dello spauracchio del pericolo comunista a reti unificate come da autospartito da Minculpop. Il Dittatore dichiara testualmente:" Sono turbato nel vedere le bandiere rosse con la falce e martello a Milano". Anche io sono turbato nel vedere questo pseudo capo del governo in (in)azione!
Bersani afferma:" Non siamo in Bielorussia". Ha ragione, nel senso che i sudditi di Lukascenko - che il ministro della Difesa La Russa ad personam non sa letteralmente chi sia, come si è acclarato pubblicamente durante la trasmissione di Ballarò - hanno più libertà di noi! Il loro dittatore infatti controlla dispoticamente la televisione statale come il nostro, ma non è anche proprietario e padrone dell'altra metà del sistema televisivo privato come il nostro!
A D'Alema, Veltr(usc)oni, Bersani e c. dico che non si possono chiudere i buoi dentro la stalla quando li si è lasciati uscire già da lungo tempo. Spettacolo indecoroso da Basso Impero: l'unica speranza è che stiamo vivendo - forse - gli ultimi giorni di Pompei. Lo sapremo presto, inch Allah! Le bottiglie di champagne sono pronte, ben fredde, in frigorifero da molto tempo...
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