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lunedì 2 maggio 2011

Bin Laden

1 maggio 2011. Due semplici parole a caldo, alla notizia dell'assassinio di Bin Laden nella sua casa pakistana, ad opera di forze speciali nordamericane. Ufficialmente il "terrorista ha opposto resistenza" e per questo è stato ammazzato, insieme a un figlio e quattro amici. Il suo cadavere è stato buttato a mare - le fonti ufficiali parlano di "sepoltura" (?) - . Hamas parla di "assassinio di un santo guerriero arabo" . Berluskoni, noto baciatore di mani di capi islamici, ma anche loro bombardiere, parla di "un grande risultato nella lotta contro il Male". Le versioni dell'accaduto, insomma, sono differenti, come è giusto e normale che sia: ognuno scelga la più convincente o ne elabori una più accettabile. Intanto, come immediata conseguenza, i media ci informano che "cresce l'allarme terrorismo in tutto il mondo e le misure di sicurezza vengono elevate al massimo grado". Ottimo risultato! Complimenti!
Nessuno sottolinea l'assoluta illegalità dell'azione militare, compiuta dagli USA infrangendo la sovranità di uno stato sovrano come il Pakistan e al di fuori del rispetto di ogni norma e legge. I 14 vendicatori obamiani dell'Apocalisse hanno insieme giudicato l'imputato, emesso la sentenza ed eseguito la condanna. Lo stesso identico comportamento degli emissari dello stato sionista di Israele che, in modo nazista, eliminano i loro antagonisti, declassati a subumani "terroristi" soltanto perchè si oppongono, come prevedono e garantiscono le leggi internazionali, a una micidiale occupazione militare che dura da 63 anni!
Non è il modo migliore per preparare la pace...

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