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martedì 4 gennaio 2011

Masi, Berlusconi e il conflitto di interessi

Masi, direttore generale ad personam della RAI militarizzata e sfasciata dal concorrente padrone Caimano Sultano Egoarca di Arcore, sta compiendo scientificamente e supinamente il suo deleterio lavoro di smantellamento e distruzione della RAI a favore del padrone Simon Mago di Arcore, quale ignobile corifeo, turiferario, diadoco, sicofante, sodale, servitore, triumviro, colonnello, cortigiano, maniscalco. Tenta di eliminare i personaggi scomodi al (super)duce(tto) di arcore, ma questi ricorrono in giudizio e lui (o meglio noi col nostro canone) deve rifondere milioni di euro, condannato da tribunali e corte dei conti a pagare i danni provocati. "Masi o è in buona fede, e quindi incapace, o sta cercando di buttare a mare la RAI per favorire Mediaset. In entrambi i casi andrebbe rimosso" (Pancho pardi, membro della Commissione Vigilanza RAI per l'IdV).
Intanto Freedom House ha sistemato l'Italia al 74° posto nel mondo e al 24° in Europa prima soltanto della Turchia nella graduatoria della libertà di stampa con le solita motivazioni. Conflitto di interessi, dominio dei telegiornali, inusuale elevata concentrazione di proprietà dei media: "il premier ha potuto mantenere il controllo sul mercato dei media privati, in gran parte grazie alla proprietà Mediaset...Il primo capo di governo italiano a intraprendere azioni legali contro i media italiani ed europei"
Dopo il fascismo, questo è il Regime più infame e infamante per la stessa dignità dei suoi cittadini che l'Italia abbia mai visto: la vergogna di questa infamia ricade tutta sul Dittatore Autotelemediocratico, sui suoi servi farabutti e sui berluskoglioni e berluskimbecilli che lo votano e lo inneggiano, senza nemmeno percepire la puzza dello sterco che sta sommergendo tutto e tutti fino alla morte della democrazia e della libertà. "Odiare i mascalzoni è cosa nobile" (Quintiliano)

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