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giovedì 20 gennaio 2011

I video forsennati del Pifferaio Magico di Arcore

20 gennaio 2011. In tre giorni, il brutto faccione del Sultano Kamasutrico Kalotrikofilo Blefaroplastikato appare per ben due volte in video, strafottente, indisponente e vendicativo, lanciando fatwe, anatemi, condanne e minacce di punizioni contro tutto e contro tutti, particolarmente contro i magistrati che si sono permessi di indagarlo (questa volta) per concussione e induzione alla prostituzione minorile. Spettacolo racapricciante, desolante, preoccupante, piduista e golpista che il coro belante e salmodiante di diadochi e prosseneti esalta fino all'irragionevole, convincendo la testa vuota di berluskoglioni e berluskimbecilli a mantenere piatto lo stato di decerebrazione acquisito in decenni di lavaggio Telemediaraiset. Partono gli ordini dal casino di Arcore, il primo per le ministre ad personam:" Dovete andare in TV a difendermi, a voi la gente darà più ascolto": Così Gelmini è andata a Porta a Porta, Carfagna a Matrix, Santanchè da Santoro. Grandiosa la perla del ministro dell'istruzione (?):" Ma lui fa anche tanta beneficenza...". (La faceva anche il bandito De Pedis della banda della Magliana e la Chiesa lo ha seppellito - come lui voleva, ma contro ogni regola - in una chiesa del centro di Roma: l'Egoarca Autocrate catafalco e cenotafio se l'è già eretto in casa...)
"...C'è ancora da qualche parte nella nazione un amor proprio che avverte come degradante, disonorevole, vergoggnoso per tutti la presenza di quest'uomo al vertice dello stato?...Ha corrotto Ruby, l'ha costretta a tacere di avere fatto sesso con lui, minorenne. Si è fatto firmare una dichiarazione che lo scagiona. Berlusconi l'ha letta ieri in TV condendo la sua difesa con bubbole e fiabe: mi difenderei volentieri nel proceso (questo è un falso indiscutibile), ma la Procura di Milano è incompetente (altro falso), non ho mai toccato quella ragazza (ancora un falso)...Berlusconi sta mettendo le mani sulla nostra democrazia e bisogna decidere soltanto che la misura è colma..." (D'Avanzo, La repubblica 20 gennaio 2011)

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