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martedì 25 gennaio 2011

La Wikileaks palestinese

"Il loro nome in codice è Palestinian Papers e rappresentano la più grande fuga di documenti confidenziali nella storia del conflitto mediorientale. Rivelano che in questi ultimi anni i negoziatori palestinesi segretamente avevavno deciso di accettare l'annessione israeliana di quasi tutti gli insediamenti che accerchiano la Città Santa, di essere pronti a cedere gran parte di Gerusalemme Est e la sovranità di parte della Città Vecchia e molte altre concessioni...disegnano un quadro disperante. Con l'ANP disposta a tutto pur di sopravvivere - e continuare a ricevere i finanziamenti internazionali che ne tengono in vita il pletorico apparatao - mentre gli israeliani respingono ogni offerta e si esibiscono in studiate manifestazioni di arroganza...." (La Repubblica, 25 gennaio 2011)
La metastasi sionista dello stato nazista espansionista militarista colonialista razzista di Usraele sta producendo gli ultimi effetti mortali della produzione cancerosa e cancerogena che sta divorando le ultime flebili speranze di una pace possibile, che possa salvare la libertà e la dignità delle popolazioni palestinesi. La violenza teocratica dei coloni occupanti e occupatori aumenta la realtà assassina dei crimini di guerra e contro l'umanità di ccui lo stato sionista israeliano si è macchiato e si macchia ininterrottamente da 63 anni e cioè fin dalla sua nascita. I collaborazionisti infami dell'ANP di Abu Mazen completano il quadro disperato e disperante che non lascia altro spazio ai giovani patrioti palestinesi, se non quello di immolarsi per l'impossibile - almeno al momento - ideale di una Patria libera e indipendente in uno Stato democratico degno di questo nome.
La Shoah non vale una Nakba e nessuna Shoah potrà mai giustificare nessuna Nakba conseguente e relativa, inch Allah!

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