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domenica 28 dicembre 2008

Massacro ed ecatombe a Gaza!

I maggiori quotidiani riportano oggi 28 dicembre 2008 con questi titoli le notizie tragiche della catastrofe procurata dall’ennesima aggressione criminale attuata dall’esercito israeliano ai danni della popolazione palestinese di Gaza, in spregio a ogni diritto, contro ogni legge e qualsiasi moralità sostenibile. Il governo israeliano continua a giustificarsi affermando il principio della legittima difesa contro il preteso terrorismo di Hamas che spara razzi su Israele. Se anche potessimo accettare questo pseudo ragionamento niente affatto logico, esso dovrebbe valere evidentemente anche a favore dell’Autorità Nazionale Palestinese che, secondo la logica del governo israeliano, avrebbe il medesimo diritto alla medesima legittima difesa. Israele si arroga il “diritto” di attaccare e massacrare civili inermi e distruggere selvaggiamente le strutture essenziali alla vita quotidiana (industrie, strade, porti, aeroporti, scuole, caserme della polizia). Se tutto ciò è lecito e riconosciuto fattibile da Israele per la realtà di una guerra, madre di tutte le guerre, scatenata nel 1948 con l’occupazione dei territori palestinesi, l’uccisione dei suoi abitanti e la cacciata definitiva e pretesa irreversibile dei sopravvissuti, perchè i palestinesi non potrebbero e dovrebbero difendersi dall’attacco con gli stessi mezzi e la stessa violenza? Non è questa la guerra? Il problema è che uno stato guerrafondaio, militarista, razzista, espansionista, colonialista, imperialista, utilizzando un esercito ritenuto fra i più armati e moderni del mondo intero, massacra in modo criminale un intero popolo e il suo paese che non può difendersi in alcun modo, senza esercito nè armi che non siano pistole e mitra, simbolo di impotenza disperata contro carri armati, elicotteri ed aeroplani! Restano i sassi della prima Intifada degli anni ottanta e i martiri (definiti kamikaze terroristi dallo stato di Israele) della seconda del 2000. In questo momento, intorno a mezzogiorno di domenica 28 dicembre 2008, apprendo dai TG che le vittime superano i 400 morti e i mille feriti, perchè il massacro e l’ecatombe del popolo palestinese, operato dal non glorioso esercito israeliano, continua senza soste. I feriti non trovano ricovero negli ospedali azzerati da mesi di embargo belluino operato dallo stato di Israele che non fa passare (quasi) niente, dal cibo al gasolio per l’illuminazione e il riscaldamento, ai medicinali! Il mondo bela proclami di cessate il fuoco, senza avere il coraggio morale di imporre con la forza a Israele , una volta per tutte, il rispetto minimo per le leggi più elementari di ogni convivenza sociale possibile. I proclami dell’ONU che si accumulano, impotenti e indecenti da sei decenni, restano totalmente ignorati dallo stato di Israele, che da 41 anni occupa illegalmente e ingiustamente il territorio palestinese dopo la guerra dei sei giorni, II di conquista del 1967 ai danni del popolo della Palestina rimasta libera dalla prima invasione, avallata dall’ONU nel 1948!
“Quello in corso a Gaza è un massacro, non un bombardamento, è un crimine di guerra e ancora una volta nessuno lo dice”. Così padre Manule Musallam , parroco della Santa Famiglia a Gaza. “Nei bombardamenti è morto anche uno dei miei migliori amici, il capo della polizia di Gaza, Tawfiq Jabben; cosa c’entra la polizia con Hamas? I poliziotti non hanno niente a che fare con la politica e men che mai sono terroristi”. Musallam conferma le gravi perdite subite dalla polizia, il cui quartier generale è stato centrato dai bombardamenti. (ANSA 28/12/98)
Il presidente della Repubblica Egiziana e il Re dell’Arabia Saudita si sono offerti per evacuare gli innumerevoli feriti e curarli nei loro ospedali, ma non possono fare altro che attendere l’eventuale benevolo assenso del permesso israeliano, senza il quale nulla si può fare e muovere dalla e nella striscia di Gaza, neanche di fronte ad una così tragica emergenza umana, per altro causata proprio da chi dovrebbe dare il permesso di lenirne le conseguenze! E’ ora di aprire gli occhi su queste nefandezze ignobili e infinite, vergogna imperitura nella storia del genere umano di tutti i tempi!
Israele afferma che i massacri criminali in corso sono la risposta alla rottura della tregua operata da Hamas. Ma Fawzi Baroum, portavoce di Hamas risponde che “...chi ha distrutto la tregua non siamo stati noi. Israele non ha rispettato gli impegni presi: i valichi di frontiera sono rimasti chiusi, le merci bloccate, i viveri non entrano nella Striscia, nemmeno il materiale medico...hanno arrestato 38 dei nostri, uccisi 47. Di quale tregua stiamo parlando?La tregua era in vigore solo dalla nostra parte...A Gaza siamo tutti ostaggi degli israeliani perchè i palestinesi non possono nè entrare nè uscire, la Striscia è un’enorme prigione a cielo aperto. Siamo ostaggio della debolezza dell’Europa e dell’appoggio USA a Israele..”

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