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mercoledì 3 dicembre 2008

"Gli Italiani si sentono finalmente più sicuri"

Così proclama il TG4, alle 13,35 del 22 novembre 2008, il più pecoreccio dei TG al servizio a 90° del superducetto di Arcore, annunciando i risultati dell’ennesimo sondaggio ad personam in piaggeria permanente effettiva, prono ai desiderata del Padrone di Arcore. Tra il 2006 e il 2008, (nei due anni di opposizione becera e belluina al governo Prodi, accusato anche di brogli elettorali e altre nefandezze ad libitum), il Super Blefaroplasticatokalotricofilo, maneggiando a mò di clava le sue case editrici, i suoi giornali e le sue televisioni (compresa la RAI occupata dai suoi sodali, servi e sicofanti) convince gli italiani coglioni e imbecilli che lo hanno votato a credere che l’Italia è il paese più insicuro dell’orbe terraqueo, causa Prodi. Tornato al governo 8 mesi or sono, grazie agli stessi coglioni e imbecilli di cui sopra che è riuscito a incantare non so come (o forse sì?) ha fatto sparire dalle sue TV Mediaraiset tutta la panoplia dell’armamentario ansiogeno utilizzato dai suoi giornalisti a lui appecoronati e la nuova virtuale sicurezza è stata garantita in pochi mesi a tutti i richiedenti. La realtà ormai non è più quella – terribile – che si vive, ma quella - edulcorata e telecomandata – che si vede in TV. Oceani di menzogne e montagne di bugie, propalate in quantità videoindustriale e ripetute fino alla nausea della noia più anestetizzante, hanno sommerso e schiacciato le residue potenziali facoltà raziocinanti dei cervelli addormentati dei coglioni imbecilli berlusconiani, che adesso vivono felici e contenti sotto il tallone del superducetto televideomediocratico di Arcore, senza neppure immaginare di essere le vittime fatali e predestinate di un regime orwelliano senza precedenti nel mondo cosiddetto civile, definito occidentale.
“...Che la paura fosse un’arma politica già lo si sapeva. Che la sua diffusione fosse così sapientemente pilotata lo si poteva solo sospettare. Ora è una certezza...” (Michele Serra, La Repubblica, pag. 18, 23 novembre 2008)
Resistere! Resistere! Resistere!

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