Il governo Berlusconi IV procede a tagli selvaggi non risparmiando nemmeno la scuola. Per mesi l’Onda studentesca della ribellione s’abbatte su piazze e strade d’Italia, dalle elementari all’Università. Oggi 5 dicembre, il governo, tetragono, conferma la sua assoluta volontà di non retrocedere e di proseguire nel suo percorso contorto e punitivo. Contorto, perchè mentre si tagliano tutti i beni primari necessari alla vita quotidiana dei cittadini più poveri (scuola, sanità, servizi sociali) si regalano 3 miliardi di euro a quelli più ricchi, esentandoli dal pagamento dell’ICI; si regalano altri tre miliardi di euro agli amici industriali a cui viene data in pasto l’Alitalia,; si raddoppiano le tasse per 400 milioni di euro ai cittadini abbonati a SKY, concorrente di Mediaset, proprietà del capo del governo che raddoppia le tasse.. Percorso punitivo perchè si aggrava così in modo insostenibile e provocatorio la già pessima qualità della vita dei più poveri. E’ sufficente tuttavia che oggi 5 dicembre uno sconosciuto funzionario della CEI (Conferenza Episcopale Italiana) si lamenti per i previsti tagli di 120 milioni alla scuola cattolica privata, che il governo si affretti subito a varare una modifica per mantenere e ripristinare i 120 milioni di finanziamento alla scuola privata cattolica: quella di una chiesa che già incassa formidabili cifre da tutti i contribuenti italiani anche non cattolici, atei, diversamente credenti. Solo l’8 per mille regala a Santa Romana Chiesa 2 miliardi di euro spesi in buona parte dalla Santa Sede per se stessa e per il proprio funzionamento: soltanto il 20% arriva – forse – ai più indigenti sotto forma di opere di carità.
Aggiungiamo che proprio in questi giorni la Santa Chiesa Cattolica Apostolica Ecumenica Romana si è opposta, in sede ONU, alla proposta di depenalizzazione dell’omosessualità : in molti stati gli omosessuali vengono processati e in ben 10 paesi lapidati e impiccati in quanto tali, perchè l’omosessualità è considerata un reato penale da punire con la pena di morte. Proprio in questi giorni la chiesa si è anche opposta, non firmandola, alla Convenzione dell’ONU sui diritti delle persone disabili (la motivazione della Santa Sede è che “ ...non c’è un divieto dell’aborto...”): alla faccia dei più elementari valori di amore e fraternità cristiani predicati da 2000 anni senza ritegno e senza vergogna!
I rapporti omosessuali sono ritenuti dal Catechismo “gravi depravazioni” (cf 2357) e quindi la chiesa è a favore e conferma il “diritto” dell’Iran e altri paesi di impiccare gli omosessuali, mentre continua a stracciarsi le vesti a favore della vita, anche quella dell’embrione e contro la pena di morte. Nello stesso catechismo figurano appaiati tra i principali peccati contro la castità (come se questo fosse di per sè un valore) “la prostituzione, lo stupro, gli atti omosessuali”. Considerare la violenza carnale alla stessa stregua di un atto d’amore fra adulti consenzienti dello stesso sesso la dice lunga su quanto sia ignobile, orribile, schifosa, depravata, belluina, animalesca e barbarica (senza voler offendere, anzi salvando, animali e barbari) la concezione predicata e affermata dalla Santa Apostolica Ecumenica Cattolica Chiesa Romana!
Eppure Maurizio Lupi del P(opolo) D(ella) L(ibertà) commenta intervenendo a favore della chiesa contro i diritti degli omosessuali:”Basta con le crociate inutili, non fatene una categoria protetta”. No comment!
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