Il Blefaroplasticatokalotricofilo capo del governo ad personam dei coglioni e degli imbecilli che lo hanno votato, ha affermato – in un convegno di industriali – che la RAI è triste e produce angoscia: è ovvio che la sua Mediaset è allegra e produce gioia di vivere. Agli astanti inserzionisti si pubblicità che lo ascoltavano ha perciò esplicitamente consigliato – sarebbe meglio dire:ordinato – di passare e trasferire i loro seducenti messaggi (costosi per chi li commissiona e producenti ricchezza per chi li riceve, cioè lui) dalla malinconica RAI alla sua effervescente, ironica, sobria, ma divertente Mediaset. Se la positività delle trasmissioni del Signore di Mediaraiset si deve giudicare dall’ignobile sequela di pesanti battute a doppio senso profferite con non chalance da provocanti signorine seminude, come ho visto su Canale 5 alle 18 di domenica 29 novembre 2008, stiamo proprio freschi e messi tanto male che peggio non si può! L’ignobile trivialità della volgarità da suburra che in pochi minuti la compagnia dei guitti da avanspettacolo del dopoguerra ha saputo mettere sulla scena di proprietà del Cavaliere mago di Arcore e rovesciare, rigurgitandola, sui telespettatori, inondando l’etere senza ritegno, è scandalosa e ineffabile! Tutti hanno diritto ad essere triviali ed io sono da sempre contro ogni censura. Ma l’oscenità sorge, in questo caso, dal fatto che a censurare – non la responsabile colpevole Mediaset, ma l’innocente RAI – sia proprio il padrone di Mediaset per questo anche capo del governo, affossatore dei programmi di qualità di RAI 3 (in quanto bolscevichi e faziosi) EIAR ormai espugnato, conquistato e controllato manu militare dal duce di Arcore e dai suoi servi e sicofanti.
Resistere! Resistere! Resistere!
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