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mercoledì 3 dicembre 2008

De Lillo, compleanno di famiglia in Assessorato

Nel semenzaio comunale, festa per la figlia con centocinquanta invitati
(La Repubblica, pag. V, 4/11/2008)

Domanda: i più ingenui e /o i più ottusi, come i coglioni che hanno votato il duce di Arcore, potranno chiedersi cosa ci sia di male nel fatto che Fabio De Lillo assessore alle Politiche Ambientali nella Giunta di destra ad personam del Comune di Roma, abbia festeggiato il compleanno della figliola nella Aranciera ottocentesca costruita sui resti medievali di Porta Metronia, suggestivo edificio in uso al Dipartimento.
Risposta: tutto! Intanto la totale, assoluta, completa, gigantesca, insolente, grandiosa, colossale, monumentale, singolare, extra-ordinaria, arrogante, prepotente, sfacciata, sfrontata, screanzata, tracotante, impudente, tracotante mancanza di buon gusto propria di chi utilizza beni pubblici di proprietà comunale per i suoi interessi personali e privati. Poi la legge, che prevede certo la possibilità di affittare a privati l’Aranciera, ma solo per “attività di carattere culturale, didattico, folcloristico, informativo” come dispone la determinazione dirigenziale n. 117 del 6/2/2008. “Ne sa qualcosa l’ex responsabile della Cultura Silvio Di Francia che, imperante Veltroni, chiese l’Aranciera per il ricevimento di nozze della sorella, incassando un secco seppur cortese rifiuto”. (La Repubblica, pag. V, 4/11/2008)
Infine anche il conflitto di interessi, in cui per altro, quando non esiste più il conflitto, cancellato dal mago di Arcore, restano soltanto gli interessi privati e personali, amplificati e prevaricatori di moralità e di legalità (Blefaroplsticato Kalotricofilo docet). A chiusura, beffa finale e provocazioni aggiuntive: “L’ultima parola sull’utilizzazione dell’Aranciera spetta sempre al responsabile dell’Ambiente, il cui parere è vincolante per dare il via libera alla locazione. Fabio De Lillo assessore ha dunque concesso il nulla osta a Fabio De Lillo padre. Un parere favorevole a se stesso....una delle prime cose che ha fatto dopo l’insediamento è ordinare a un’impresa privata di rinfrescare gli uffici, traslocando il suo dal piano terra al primo. 25.000 euro per timteggiare le pareti e rifare le tracce per i computer degli impiegati. Che prima stavano sopra. E lui li ha voluti sotto” (La Repubblica, pag. V, 4/11/2008).
Non c’è più limite al peggio: quando il cattivo gusto e l’illegalità raggiungono livelli così pesanti, diffusi e condivisi, muore, ultima, anche la speranza in un futuro più civile e condivisibile. Non mi risulta infine che i fatti siano stati esposti e denunciati alla Procura della Repubblica per gli interventi di sua competenza, relativi alla formulazione delle ipotesi di reato eventualmente riscontrabili, quali abuso in atti d’ufficio e quant’altro il magistrato possa e voglia valutare in merito. Sconvolti, assistiamo impotenti alla distruzione e allo sfascio degli ultimi residui di vestigia dello stato di diritto, travolto dallo tsunami delle leggi ad personam suam et suorum del superducetto di Arcore. Avanti P2...
Mentre il sindaco di Roma garantisce l’impunità all’assessore De Lillo, per fare bene le cose in grande non si limita a questo, ma ci aggiunge, a scanso di ogni equivoco possibile sulla bontà del suo operato, anche la rimozione del capo dell’ufficio abusi edilizi Massimo Miglio, di questi sceriffo e 007 che scovava i furbetti dei metri cubi illegali. Alemanno aveva detto di avere la massima fiducia nel funzionario, tanto che ancora l’11 ottobre scorso, così stradichiarava :” Sono totalmente destituite di qualsiasi veridicità e fondamento le notizie in merito all’incarico del dottor Massimo Miglio, responsabile dell’Ufficio anti abusivismo edilizio. La faziosità di queste ricostruzioni giornalistiche non rappresenta minimamente la realtà...Al dottor Miglio, quindi, che gode della fiducia dell’Amministrazione, va la mia solidarietà in quanto oggetto di una campagna di stampa denigratoria”. Il Pinocchio di Arcore docet e viene superato alla grande dai propri discepoli, come si conviene a tutti i grandi maestri!

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