“L’inviato dell’ONU aveva accusato Israele di “crimini contro l’umanità” e lo stato ebraico lo ha espulso. Richard Falk, special rapporteur del Consiglio dei Diritti Umani dell’ONU per i Territori Palestinesi, è stato costretto a ripartire immediatamente per l’Europa lunedì 15 dicembre. Cittadino americano e docente di Diritto Internazionale a Princeton, Falk non potrà più rientrare in Israele. In un rapporto diffuso la scorsa settimana, il diplomatico aveva attribuito allo Stato ebraico “crimini contro l’umanità” ai danni dei civili palestinesi e aveva chiesto alle Nazioni Unite uno “sforzo urgente” per impedire ulteriori violazioni del diritto internazionale contro la popolazione dei territori palestinesi occupati” (La Repubblica, 17 dicembre 2008, pag. 19)
Riporto integralmente il microscopico articolo apparso a malapena sui giornali, perchè è la migliore fotografia della gravissima tragica situazione in cui da sessant’anni sono costrette a vivere le popolazioni palestinesi, maciullate e massacrate dall’onda colonialista, espansionista, militarista, imperialista, nazionalista, razzista dello stato di Israele che non ha cessato, dall’inizio della sua creazione, di schiacciare la vita di milioni di persone sotto un peso impossibile e inaccettabile di violenze e prevaricazioni. Mi fa piacere che se ne sia accorto anche lo special rapporteur del Consiglio dei Diritti Umani dell’ONU: meglio tardi che mai. Lo stato di Israele ne esce peggio che mai, ma continua a pretendere di avere ragione con comportamenti intolleranti privi di ogni credibilità e ragionevolezza, aggravando giorno dopo giorno una situazione di guerra ineguale che perdura ormai da ben 60 anni e di cui non si vede la fine!
Espulso da Israele l’inviato ONU
“L’inviato dell’ONU aveva accusato Israele di “crimini contro l’umanità” e lo stato ebraico lo ha espulso. Richard Falk, special rapporteur del Consiglio dei Diritti Umani dell’ONU per i Territori Palestinesi, è stato costretto a ripartire immediatamente per l’Europa lunedì 15 dicembre. Cittadino americano e docente di Diritto Internazionale a Princeton, Falk non potrà più rientrare in Israele. In un rapporto diffuso la scorsa settimana, il diplomatico aveva attribuito allo Stato ebraico “crimini contro l’umanità” ai danni dei civili palestinesi e aveva chiesto alle Nazioni Unite uno “sforzo urgente” per impedire ulteriori violazioni del diritto internazionale contro la popolazione dei territori palestinesi occupati” (La Repubblica, 17 dicembre 2008, pag. 19)
Riporto integralmente il microscopico articolo apparso a malapena sui giornali, perchè è la migliore fotografia della gravissima tragica situazione in cui da sessant’anni sono costrette a vivere le popolazioni palestinesi, maciullate e massacrate dall’onda colonialista, espansionista, militarista, imperialista, nazionalista, razzista dello stato di Israele che non ha cessato, dall’inizio della sua creazione, di schiacciare la vita di milioni di persone sotto un peso impossibile e inaccettabile di violenze e prevaricazioni. Mi fa piacere che se ne sia accorto anche lo special rapporteur del Consiglio dei Diritti Umani dell’ONU: meglio tardi che mai. Lo stato di Israele ne esce peggio che mai, ma continua a pretendere di avere ragione con comportamenti intolleranti privi di ogni credibilità e ragionevolezza, aggravando giorno dopo giorno una situazione di guerra ineguale che perdura ormai da ben 60 anni e di cui non si vede la fine!
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